Le tecnologie di Leonardo nello Spazio a bordo della missione EarthCARE

29 maggio 2024

Comprendere meglio la relazione fra nuvole, aerosol e radiazioni, e i loro effetti combinati sul sistema climatico e della Terra. È l’obiettivo della missione EarthCARE dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), in collaborazione con l'Agenzia Spaziale Giapponese (JAXA), il cui lancio è avvenuto dalla base aeronautica di Vandenberg (California) alle 00:20 CEST (28 maggio, 15:20 ora locale) del 29 maggio. Leonardo ha fornito il proprio contributo tecnologico per la missione, grazie anche al supporto dell’Agenzia Spaziale Italiana (ASI).

Quali sono le interazioni tra aerosol e nuvole? Quante radiazioni solari e della superficie terrestre sono riflesse o assorbite da questi fenomeni? Sono alcuni dei quesiti ai quali sarà possibile dare risposta grazie a EarthCARE, che migliorerà la conoscenza del trasferimento radiativo nell'atmosfera e consentirà di capire in che modo questi elementi naturali influenzano il delicato equilibrio della temperatura del Pianeta. Per la prima volta, la missione sarà in grado di fornire i profili verticali di nuvole e aerosol dallo Spazio, su scala planetaria, permettendo di rafforzare l'accuratezza dei modelli climatici.

In questo contesto, Leonardo ha realizzato alcune delle tecnologie che andranno in orbita a bordo della missione dell’ESA. Un esempio è il trasmettitore laser per lo strumento ATLID, sviluppato nei siti di Pomezia (RM) e Campi Bisenzio (FI). Composto da circa ottanta elementi ottici, progettati per rimanere perfettamente allineati anche durante le estreme condizioni ambientali di vibrazioni durante il lancio e di assenza di gravità e basse temperature in orbita, contribuirà a raccogliere dati sulle particelle degli aerosol e delle nubi. Dallo Spazio, il laser è in grado di osservare nell’atmosfera particelle di dimensioni inferiori a un millesimo di millimetro, trenta volte più piccole dello spessore di un capello. Per riuscirci, il trasmettitore emette nell’ultravioletto circa tremila brevissimi impulsi al minuto. Questi vengono “riflessi” dagli aerosol (quali sottili particelle solide, goccioline liquide sospese nell’aria o in altro gas) o dalle nubi sottili, in modo da generare un segnale di ritorno contenente le informazioni sulla distanza e sulla tipologia delle particelle osservate, successivamente analizzate dal ricevitore dello strumento ATLID.

Nello stabilimento di Nerviano (MI) sono realizzati i pannelli fotovoltaici per EarthCARE, realizzati con una speciale vernice bianca per poter resistere ai fenomeni erosivi tipici dell’orbita della missione (circa 390km). Il satellite è composto da una sola ala di undici metri, con cinque pannelli per un totale di oltre 5.500 celle, in grado di erogare fino a 5kW, pari al fabbisogno di due piccoli appartamenti.

A Campi Bisenzio, è stato poi costruito un sensore che si attiva solo in caso di necessità e utilizza il Sole come riferimento per orientare il satellite.

Anche lo strumento “Cloud Profiling Radar (CPR)” della JAXA ha a bordo tecnologia Leonardo. Nasce, infatti, a Nerviano il trasmettitore (“High Power Transmitter” - HPT), che amplifica e fornisce all’antenna dello strumento la potenza e il segnale per poter far funzionare il radar.

Nel Regno Unito, Thales Alenia Space ha realizzato il radiometro a banda larga (Broad-Band Radiometer – BBR), che si compone di tre telescopi, sofisticati sistemi di calibrazione e rivelatori. Questo dispositivo misurerà il flusso solare riflesso e il flusso termico terrestre, attraverso lo spettro dall'ultravioletto all'infrarosso.