L’industria italiana firma il contratto per la nuova fase di sviluppo del sistema aereo di 6^ generazione

Roma,  26 gennaio 2023 10:21

  • Al via le attività di concept, assessment e dimostrazione del programma GCAP
  • Verso la definizione delle tecnologie innovative che assicureranno un salto generazionale alle capacità di difesa nazionali
  • Ritorni positivi per l’intero sistema Paese, grazie anche al coinvolgimento di PMI, start up, università e centri di ricerca

 

Il team italiano che svilupperà il Global Combat Air Programme (GCAP), composto da Leonardo in qualità di partner strategico e dalle aziende nazionali leader nei rispettivi domini: Elettronica, Avio Aero e MBDA Italia -, ha firmato il contratto per supportare il Ministero della Difesa italiano nella nuova fase di concept & assessment e nelle attività di dimostrazione del programma. In particolare, il team guiderà gli sviluppi attraverso un processo di transizione tecnologica verso il “sistema di sistemi” GCAP, basato su piattaforme di combattimento aereo di sesta generazione capaci di operare in scenari multi-dominio.

L’industria, inoltre, collaborerà con università, centri di ricerca, PMI e start-up, a beneficio dell’interscambio e della crescita delle competenze nazionali, e in stretta sinergia con il Ministero della Difesa - responsabile per la definizione delle esigenze di carattere operativo - per indirizzare lo sviluppo tecnologico e, di conseguenza, il supporto industriale.

Questa nuova fase è un tassello cruciale di un percorso che punta a identificare e a rendere disponibili quelle tecnologie innovative che assicureranno alle nostre capacità di difesa il necessario salto generazionale, tecnologico e operativo, permettendo al sistema nazionale di raggiungere il più alto livello di eccellenza e di autonomia strategica”, sottolinea Alessandro Profumo, Amministratore Delegato di Leonardo. “Con il programma GCAP le aziende italiane giocano un ruolo fondamentale per il futuro dell’industria della difesa, anche a livello internazionale, in un quadro di crescita che al tempo stesso rafforza la capacità operativa delle Forze Armate e genera ritorni positivi e progresso tecnologico, economico e sociale per l’intero sistema Paese”.  

Enzo Benigni, Presidente e CEO di Elettronica, ha commentato: “Con la nuova fase del programma GCAP siamo nell’ambito dello sviluppo di un piano tecnologico e industriale che porterà il comparto tecnologico nazionale dall’era Typhoon, ultimo grande programma europeo di sviluppo di una piattaforma aerea, a quello di una piattaforma aerea di sistemi di sesta generazione. Il contesto geopolitico che stiamo vivendo sottolinea quanto sia di vitale importanza raggiungere l’adeguato livello di prontezza, di interoperabilità e di disponibilità di tecnologie, per essere preparati a gestire le crisi che ci investono. Un ruolo qualificato dell’industria italiana nel programma GCAP diventa patrimonio nazionale, europeo e internazionale, contribuendo a rendere concreti i concetti di autonomia strategica e di sovranità tecnologica. Elettronica è pronta a dare il suo contributo e riconosce come propri gli obiettivi del programma”.

Lo sfidante contesto geopolitico attuale necessita di soluzioni tecnologiche che mettano al centro l'eccellenza operativa e la capacità di adattamento ai futuri scenari”, sottolinea Riccardo Procacci, Amministratore Delegato di Avio Aero. “Il programma GCAP risponde a questa necessità e contribuirà a fornire un supporto adeguato alle Forze Armate, garantendo inoltre una reale autonomia strategica. Avio Aero, come azienda europea nel settore della propulsione e partner storico delle Forze Armate, partecipa al programma non solo mettendo a disposizione le proprie capacità industriali e la riconosciuta eccellenza tecnologica, ma anche continuando a investire nello sviluppo di tecnologie innovative, con il supporto e il coinvolgimento della sua rete di collaborazioni con le università, i centri di ricerca e le PMI”. 

Lorenzo Mariani, Executive Group Director Sales and Business Development MBDA Group e Amministratore Delegato di MBDA Italia, ha affermato: “Con la partecipazione al programma GCAP e l’attivazione di questa seconda fase del contratto, MBDA Italia, anche attraverso la collaborazione con università, centri di ricerca e PMI, mette in campo le sue capacità di gestire in modo cooperativo gli effector e le relative tecnologie a supporto del sistema di sistemi. Tali tecnologie saranno alla base dei sistemi complessi per la difesa aerea nazionale.  La capacità di contrastare le minacce più sfidanti sarà un elemento chiave delle prestazioni del sistema di combattimento aereo di sesta generazione”. 

Per il programma GCAP, l’Italia ha già stanziato 6 miliardi di investimenti da dedicare ad attività di ricerca e sviluppo che consentiranno l’avvio di progetti di sviluppo tecnologico su aree di interesse strategico, consentendo alla componente industriale nazionale di partecipare alla futura fase di sviluppo del sistema di sistemi.
Lo sviluppo di una piattaforma nazionale di lavoro collaborativo, con una struttura digitale caratterizzata dai più avanzati livelli di sicurezza, fondamentale per la condivisione protetta di informazioni, servizi e attività, favorirà le successive fasi di implementazione del programma in un ambiente virtuale sicuro e classificato.

L’attivazione dei progetti di crescita tecnologica su aree di interesse strategico, permetteranno alla componente industriale nazionale di partecipare attivamente allo sviluppo del sistema di sistemi, considerando la rilevanza di tale attività per il conseguimento di un adeguato livello di sovranità nazionale.

L’iniziativa permette di guardare a future collaborazioni con altre nazioni nello sviluppo delle tecnologie relative alle piattaforme aeree di sesta generazione, grazie alla valorizzazione della competitività industriale nazionale, alla sua autonomia strategica e alle competenze accademiche e professionali apportate dalle nuove generazioni. In tale contesto, le industrie hanno già iniziato a investire in ricerca, ad attivare collaborazioni con le università e a strutturare degli incubatori tecnologici, promuovendo quelli più promettenti nel settore dell’innovazione a livello sia nazionale sia internazionale.

 

Nota per i redattori 
Le attività relative al GCAP, Global Combat Air Programme, sono iniziate ufficialmente nel dicembre 2021, con un primo finanziamento stanziato dal Ministero della Difesa italiano, mentre era già allo studio la fase di evoluzione e transizione tecnologica “Typhoon-to-GCAP” lanciata dallo stesso Ministero con il sostegno dell'industria, con lo scopo di avviare un processo di ammodernamento strategico delle risorse operative. 

L’ambizione nazionale è, infatti, quella di sviluppare, con il programma GCAP, un vero e proprio modello innovativo di collaborazione tra Difesa e industria aerospaziale, che possa rappresentare un punto di riferimento per i progetti futuri. In una visione sistemica, le aree tecnologiche coinvolte spaziano dall'aeronautica all’elettronica, dal cyber spazio alla gestione integrata di propulsione e potenza, facendo leva su tecnologie quali l'intelligenza artificiale, l'analisi dei big data, l'informatica quantistica, il digital twin e sull’integrazione tra piattaforme, con o senza pilota a bordo. Si inserisce così, nel quadro delle attività di R&S del Ministero della Difesa e delle industrie nazionali, lo studio dei requisiti e delle soluzioni necessarie alla definizione del sistema, nonché il piano di maturazione tecnologica per realizzare un dimostratore in grado di sostenere la roadmap di sviluppo e il de-risking tecnico.