Ecco il velivolo “made in Torino” per la lotta agli incendi boschivi

29 novembre 2024

Performante e ad alta tecnologia, il C-27J Fire Fighter è una soluzione efficace al problema degli incendi boschivi, e può operare nei contesti in cui non è possibile il rifornimento da mari o specchi lacustri. Caratteristiche e potenzialità di questo velivolo, prodotto a Caselle Torinese (TO), sono illustrate in un articolo pubblicato su “La Stampa – Torino” online. 

Secondo i dati riportati nel World Fire Atlas dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), negli ultimi sette anni, in Europa, un numero considerevole di incendi ha colpito Portogallo, Italia, Grecia, Francia e Spagna. Quasi 900.000 ettari di terreno naturale – un’area grande all'incirca come la Corsica – sono stati bruciati nel 2022, mentre nel 2023, solo nella prima parte dell’anno, sempre in Europa, i roghi hanno interessato oltre 500.000 ettari di terreni naturali, presentando spesso situazioni impossibili da tenere sotto controllo con i mezzi antincendio tradizionali.

In questa lotta, sempre più impegnativa, agli incendi boschivi, Leonardo ha dimostrato l’efficacia dell’innovativo C-27J Next Generation Fire Fighter, velivolo bimotore turboelica concepito anche per essere complementare agli elicotteri e ai velivoli anfibi, cosiddetti scooper, che si riforniscono di acqua direttamente da superfici idriche come mari, laghi o fiumi.

Agile, manovrabile e veloce, il C-27J è dotato di una moderna avionica digitale e di caratteristiche STOL (Short Take Off and Landing) per atterrare anche su piste corte o semi preparate vicine ai luoghi d’intervento. Queste caratteristiche gli consentono di giungere più rapidamente e operare al meglio in luoghi in cui gli altri mezzi antincendio, aerei o terrestri, non riescono ad arrivare, compresi i territori isolati, con scarsità di bacini d’acqua, operando anche in situazioni meteorologiche estreme (ad esempio, quando c’è il mare mosso).