Nello scenario attuale, caratterizzato da una crescente instabilità e dal costante sviluppo di nuove tecnologie, l'Eurofighter Typhoon si è consolidato negli anni come un fondamentale asset della sicurezza europea, fino a diventarne la vera spina dorsale della difesa aerea.
Obiettivo del programma – in cui Leonardo partecipa con una quota del 21%, che sale al 36% se si considerano la costruzione della cellula dell'aereo, l'avionica e l'elettronica di bordo – è sviluppare nuovi elementi in modo da rendere il Typhoon un velivolo capace di gestire missioni dalla elevata complessità. Un ponte tra le tecnologie attuali e future, ma anche un sistema in grado di operare in un ecosistema multi-dominio, interagendo con elementi che vanno dallo scenario operativo fisico al mondo cyber ed elettronico.
Oltre alla sua importanza militare, il programma Eurofighter rappresenta anche un vero e proprio indotto industriale. Da esso deriva una catena di know-how, posti di lavoro, innovazione tecnologica, introiti derivanti dall’export. Un motore di sviluppo industriale e tecnologico dall’impatto significativo sull’economia, con la previsione di 98mila assunzioni e benefici per il PIL e gli introiti fiscali dei Paesi produttori.