L’aumento della spesa generale per lo Spazio, la miniaturizzazione sempre più spinta, in particolare dell’elettronica, e la forte diminuzione dei costi di lancio hanno determinato un’evoluzione del settore negli ultimi anni. L’aerospazio è sempre più un settore unico, che comprende elicotteri e droni, aerei e missili, razzi vettori e satelliti, stazioni spaziali e, nel prossimo futuro, basi lunari e sistemi di satelliti attorno alla Luna. Nell’articolo “Satelliti sempre più fondamentali per la difesa degli Stati e della Terra”, Leopoldo Benacchio fotografa lo scenario del comparto e presenta il nuovo approccio di Leonardo, basato sull’integrazione tra calcolo, Spazio e cybersicurezza, con satelliti dotati di capacità di calcolo e storage, connessi fra loro con comunicazioni ad altissima velocità. Una potenza che apre scenari di elaborazione in orbita dei dati e di previsione grazie all’intelligenza artificiale (AI).
Proprio l’innovazione tecnologica, insieme alla volontà di dare vita ad alleanze strategiche internazionali, è uno degli elementi alla base della visione di Leonardo, che punta a creare un campione della sicurezza globale “Made in Italy” ampliando il tradizionale concetto della Difesa a quello della global security, che include anche la protezione energetica e digitale. Nell’articolo “Rete di alleanze per creare un campione della sicurezza globale”, a firma di Raoul de Forcade, l’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Leonardo Roberto Cingolani spiega che “insieme ai nostri clienti e partner abbiamo definito gli elementi principali del GCAP (Global Combat Air Programme), che verranno sanciti nella firma formale di un accordo industriale”. Un programma dal contributo tecnologico altamente innovativo che, come sottolinea Simone Ungaro, Chief Strategy & Innovation officer di Leonardo, oltre a essere una grande sfida tecnologica, rappresenta anche “un’opportunità per lo sviluppo tecnologico e la crescita economica dei Paesi coinvolti”.
Tra gli obiettivi al centro degli sforzi internazionali in ambito spaziale vi è anche il ritorno sulla Luna. Il progetto Artemis, che vede coinvolte Leonardo, Thales Alenia Space e Telespazio, è orientato proprio a stabilire una presenza umana e robotica sulla Luna entro il 2050 con l'obiettivo di costruire abitazioni, laboratori e infrastrutture per l'esplorazione spaziale. Nell’articolo “La scommessa è tornare sulla Luna per costruire laboratori e abitazioni”, Leopoldo Benacchio spiega come la “Lunar Economy” sia destinata a crescere fino a 142 miliardi di euro entro il 2040, con il contributo centrale di aziende italiane come Telespazio, per lo sviluppo di sistemi di comunicazione e navigazione lunari essenziali per lo sviluppo di un'economia lunare sostenibile.