La Spezia 28 settembre 2014
Innovazione e tecnologia sono state le parole d’ordine della “Notte dei Ricercatori”, iniziativa europea che si è svolta negli scorsi giorni in molte città italiane e che ha visto la partecipazione, a La Spezia, di Finmeccanica-OTO Melara.
Giunta ormai alla sua nona edizione, la manifestazione ha aperto le porte di istituti ed università a chi, soprattutto tra i più giovani, ha sempre desiderato scoprire i prodotti dell’investigazione scientifica e le loro possibili applicazioni nel mondo di tutti i giorni. Attraverso un’ampia offerta di mostre, laboratori ed altre iniziative didattiche, la “Notte dei Ricercatori” è stata l’occasione per valorizzare l’importante patrimonio del territorio spezzino nel campo della ricerca e dell’innovazione, un settore in cui Finmeccanica-OTO Melara, con le sue tecnologie e soluzioni per la Difesa, è leader da oltre cento anni.
Fra le realizzazioni presentate al pubblico, i veicoli senza pilota terrestri e aerei, droni e robot “dual use” (per impieghi sia militari che civili), realizzati da OTO Melara, un’occasione unica per aprire le porte su un mondo affascinante e difficilmente raggiungibile da un pubblico di non addetti ai lavori.
Tra le tecnologie esposte, particolare interesse e curiosità ha suscitato il mini UAV (Uncrewed Aerial Vehicle) Horus che, lanciato da un semplice tubo lungo anche solo 120mm attraverso un comando a distanza, può svolgere attività di sorveglianza e ricognizione tattica.
Il lungo braccio dell’UGV (Uncrewed Ground Vehicle) TRP2HD è invece in grado anche di neutralizzare ordigni esplosivi. Progettata in collaborazione col Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, tale piattaforma è in grado di rispondere ai requisiti necessari per impieghi sia civili, come “Disaster Relief”, sia militari, come l’uso da parte di corpi speciali come Genio Militare e lo svolgimento di attività CBRNE (Chimico Biologico Radiologico Nucleare Esplosivo).
Inoltre, i visitatori hanno potuto ammirare anche il piccolo TRP3-NEC, primo robot omologato dall’Esercito italiano, progettato per ispezionare, silenzioso e agile, aree difficili da raggiungere (condutture, tunnel etc.) anche in situazioni ad alto rischio, trasmettendo in tempo reale i dati sull’ambiente esterno.