Ocean2020, il più grande progetto europeo di ricerca militare per la sicurezza marittima, guidato da Leonardo, ha portato a termine con successo l’esecuzione della seconda esercitazione navale che si è svolta il 25 e 26 agosto 2021, nella baia di Hano al largo della costa meridionale della Svezia e che ha visto la partecipazione di industrie, istituti di ricerca e ministeri della difesa provenienti dai 10 paesi europei.
L’esercitazione navale ha avuto lo scopo di dimostrare come le informazioni raccolte dai sistemi schierati nell’area delle operazioni possano essere integrate per costruire la Recognized Maritime Picture (RMP).
In continuità con l’esperienza maturata durante la prima esercitazione, guidata da Leonardo, nel Golfo di Taranto, la seconda demo si è basata sull’esecuzione di due scenari:
- sorveglianza, interdizione e ingaggio di più minacce di superficie;
- identificazione di attività ostili subacquee e rilevamento di Forze Speciali nemiche in aree costiere.
Entrambi gli scenari hanno consentito di verificare una serie di obiettivi, tra cui lancio e recupero di sistemi uncrewed di superficie da bordo nave, autonomia di questi sistemi, integrazione tra sistemi non pilotati e CMS (Combat Management System), integrazione e rappresentazione dei dati da UxS tramite i CMS e trasmissione all’EUMOC (Maritime Operation Centre), come pure l’utilizzo di immagini satellitari da COSMO-SkyMed per aumentare la situational awareness.
La seconda esercitazione ha visto il coinvolgimento di 12 sistemi uncrewed aerei, di superficie e subacquei: UAS SW-4 Solo (Leonardo), UAS Patroller (Safran), UAS Cobra (Bluebear), USS Sea Raider (TNO), USS Water Strider (IOSB), USS Enforcer III (Saab), USS Piraya (Saab), UUS DeDAve (IOSB), UUS Oceanscan (TNO), UUS Biondo (CMRE), UUS Sea Wasp (Saab) and UUS Gavia (GMV Portugal), con un aeroplano equipaggiato con un radar avionico di nuova generazione (Hensoldt).
Inoltre sono state impiegate quattro unità navali:
- HMS Pelikanen svedese con il controllo dell’USS Piraya e supporto all’UUS Biondo;
- P11 Žemaitis Lituana che ha operato il CMS ATHENA-C (Leonardo) e dispiegato una squadra di Forze Speciali con un RHIB;
- R/V Planet tedesca, che ha operato un C2 sperimentale e controllato gli USS Water Strider e DeDAve;
- Cacciamine Czajka polacco, che ha operato un ROV e dispiegato un team subacqueo della Marina Portoghese con l’UUS Gavia.
Inoltre hanno preso parte alla dimostrazione due Centri di Comando: l’EU-MOC (Maritime Operation Centre) prototipo a livello operative a Bruxelles e il CTG (Commander Task Group) a livello tattico sul Baltico.
Leonardo ha contribuito alla seconda esercitazione con vari sistemi. Il pattugliatore della Marina Lituana Zemaitis (P11) è equipaggiato con il CMS ATHENA-C di Leonardo a partire dal 2009. Durante la dimostrazione, le console CMS hanno rappresentato le sequenze video inviate dal SW-4 Solo, per fornire l’equipaggio con immagini per poter dirigere e controllare le operazioni eseguite dalle Forze Speciali Lituane.
Leonardo ha anche dispiegato l’elicottero a pilotaggio remoto SW-4 Solo (1800 MTOW) con il suo Mission Ground Station Mesh Networking System, che ha gestito una camera EO/IR Wescam MX-10, il sistema AIS e il radar Ospray 30, ad alte prestazioni. Il Sistema SW-4 Solo System ha operato in quattro differenti siti:
- Kristianstad Airport: base operativa del Solo, dove sono state effettuate le operazioni di pilotaggio remoto;
- Ravlunda: sito del CTG e di un CMS sperimentale, in cui ha operato la Mission Ground station primaria del Solo, per fornire i dati al CMS, poi rinviati all’EUMOC a Bruxelles;
- P11: con una seconda Mission Ground Station del Solo a bordo nave collegata con il CMS della nave lituana;
- Czajka: con una Mission Ground Station del Solo a bordo.
Il Sistema SW-4 Solo è stato impegnato nei due scenari, con condizioni meteorologiche avverse e pioggia anche di media intensità, nuvole basse (1000-1500ft) e forti venti, effettuando tutte le operazioni previste di sorveglianza, interdizione e ingaggio di minacce veloci in superficie, come pure il rilevamento e l’identificazione di minacce subacquee e l’intrusione di forze speciali in zone costiere.
Il Radar Ospray ha svolto un ruolo fondamentale nel supporto alle operazioni navali, soprattutto in cattive condizioni meteorologiche con scarsa visibilità.
Anche e-GEOS ha dato supporto all’esercitazione nel Baltico fornendo, attraverso la piattaforma SEonSE, report di ship detection ottenuti dall’elaborazioni di immagini COSMO-SkyMed Prima e Seconda generazione. Le acquisizioni SAR non sono state alterate dalla copertura nuvolosa sull’area monitorata nel sud della Svezia.