Roma 11 febbraio 2015
Un volo di 100 minuti per IXV, Intermediate eXperimental Vehicle, il dimostratore tecnologico sviluppato dall’ Agenzia Spaziale Europea per testare il rientro dallo spazio di una navetta che ha visto un importante coinvolgimento di Finmeccanica e delle sue aziende attive nel settore Spazio.
Partito l’11 febbraio 2015 con un lanciatore Vega da Kourou, nella Guiana francese, IXV ha compiuto la sua missione dimostrativa rientrando sulla Terra con paracadute e ammaraggio nell’Oceano Pacifico dove è stato recuperato dalla Nos Aries, una nave appositamente attrezzata.
Presso il Mission Control Center di ALTEC, a Torino, cuore dell’intera missione, tecnici specializzati hanno seguito in tempo reale la missione, coordinando le stazioni di terra durante il volo di IXV e le operazioni navali di recupero dopo l’ammaraggio.
IXV è una missione spaziale europea unica nel suo genere, il frutto di una collaborazione straordinaria tra industria e ricerca.
Thales Alenia Space Italia, responsabile del progetto, dello sviluppo e dell’integrazione del veicolo IXV, ha realizzato il prototipo negli stabilimenti di Torino e ha guidato un consorzio di 40 aziende, centri di ricerca e università. Allo sviluppo di IXV hanno contribuito anche Telespazio, Selex ES e Alenia Aermacchi.
Telespazio ha progettato e sviluppato, in collaborazione con ALTEC e OHB, il Ground Segment Network (GSN) ed ha realizzato la rete che collega il Centro di Controllo di Missione di ALTEC a Torino con le stazioni del Fucino, Kourou, Libreville, Malindi, la capsula IXV e la nave di appoggio. Partecipa, inoltre, in modo significativo al programma VEGA, realizzando sia il software dei sistemi di comando e controllo a terra che il nuovo software di volo denominato Flight Programme Software Alternative (FPSA) e supportando, attraverso la controllata Telespazio France, i servizi di lancio dal Centro spaziale di Kourou.
Il coinvolgimento di Selex ES ha riguardato la realizzazione della Power Distribution Unit del dimostratore, mentre Alenia Aermacchi è stata responsabile dello sviluppo del sottosistema di avionica e software.
IXV è caratterizzato da un’elevata aerodinamicità, ottenuta sfruttando la forma della fusoliera che massimizza la portanza e la manovrabilità. Il dimostratore è, inoltre, dotato di un sistema di guida, navigazione e controllo ad alte prestazioni che utilizza, nella fase di rientro atmosferico, superfici aerodinamiche controllate automaticamente. IXV è infine protetto da uno scudo termico progettato per sostenere le temperature elevate caratteristiche della fase di rientro in atmosfera.
La missione riveste particolare importanza: per la prima volta, l'Europa ha infatti realizzato un esperimento di rientro atmosferico con un veicolo spaziale con capacità di manovra aerodinamica, una sorta di mini shuttle automatico, Ciò rappresenta un tassello essenziale per la messa a punto delle future applicazioni nel campo del trasporto spaziale e dell’esplorazione del Sistema Solare.
Grazie ai dati raccolti durante il volo, si apre per l’Europa la strada allo sviluppo di veicoli di rientro di nuova generazione, con l’ambizione di portare nel futuro prossimo il Vecchio Continente all’autonomia spaziale.