M-346 inizia l'attività come "aggressor" per gli Eurofighter dell'Aeronautica Militare italiana

Finmeccanica-Alenia Aermacchi: l'M-346 inizia l'attività come "aggressor" per gli Eurofighter dell'Aeronautica Militare italiana.

Turin  18 giugno 2015

Uno degli M-346 del 61° Stormo dell’Aeronautica Militare (denominati T-346A presso l’AM) si è temporaneamente rischierato sulla base aerea di Grosseto per testare le capacità dell’aereo come "aggressor" in missioni “dissimilar combat training” con gli Eurofighter del 20° Gruppo OCU, Operational Conversion Unit, del 4° Stormo.
 

 

A partire dal prossimo agosto infatti, gli allievi dell’Aeronautica Militare destinati ai velivoli da combattimento effettueranno la fase IV dell’addestramento, quella finale prima del passaggio alle macchine operative, sul nuovo M-346 le cui capacità e caratteristiche consentono alle OCU di offrire un tipo di addestramento molto diverso da quello finora fornito.
 

 

Tra i ruoli previsti per l’M-346 dell’AM vi è anche quello dell’impiego come "Red" per addestrare i futuri piloti Eurofighter in scenari DACT (Dissimilar Air Combat Training).

 

I due aerei sono perfettamente interoperabili nell’impiego operativo: nei test effettuati l’M-346 ha infatti operato al 100% in missioni BVR, Beyond Visual Range, grazie al proprio data link mentre l’Eurofighter ha utilizzato il proprio sistema FPR-14 Autonomous Air-Combat Manoeuvring Instrumentation (AACMI) per simulare missioni aria-aria “radar-to-radar”.
 

 

Grazie alla perfetta interoperabilità; alle capacità tecnologiche intrinseche dei due velivoli ed alle performance dell’M-346, l’Aeronautica Militare è ora in grado di garantire un addestramento di elevata qualità, simulando diversi scenari operativi per i propri futuri piloti da caccia e per gli istruttori.