L’evoluzione delle capacità di Leonardo nel campo degli elicotteri per impieghi navali

05 febbraio 2021

Il 2020 si è concluso con grande soddisfazione per Leonardo nel settore elicotteristico navale.

A novembre è stato firmato il contratto d’acquisizione per 31 NH90 NFH (NATO Frigate Helicopter) per la Deutsche Marine, programma di collaborazione in cui Leonardo mantiene, come per tutte le macchine NFH per qualsiasi cliente, la responsabilità dell’integrazione della complessa suite di missione della versione navale (introducendo altresì per la prima volta su una macchina destinata a un cliente europeo e NATO il sistema elettro-ottico LEOSS-T).

A dicembre, il primo esemplare dei 12 NH90 NFH destinati a Qatar Emiri Air Force ha effettuato i suoi primi voli da Venezia Tessera, contestualmente al primo NH-90 TTH che ha volato a Marignane, in Francia.
 


In termini generali, un elicottero navalizzato è sempre molto complesso per via delle difficoltà tipiche di tale ambiente operativo: forte vento, corrosione, rischi legati al disorientamento spaziale e la visibilità, grado di sofisticazione della minaccia ecc. Deve decollare, volare e appontare in ogni condizione meteo, pur conservando buona autonomia, capacità di carico e manovrabilità, garantendo inoltre una gestione autonoma della missione. Il tutto assicurando la piena compatibilità con le navi dalle quali opera sia dal punto di vista materiale (per esempio i ganci per assicurare l’elicottero al ponte) sia elettromagnetico.

In questo, oggi l’Azienda è un punto di riferimento per il mercato mondiale. Tali capacità sono frutto di un percorso molto lungo iniziato negli anni ‘60 da Agusta e Westland, all’epoca aziende indipendenti, con programmi su licenza quali ad esempio l’AB-212 e l’SH-3 Sea King. Per Leonardo, l’AB-212 ASW della Marina Militare è stato il primo esempio di un lavoro di integrazione autonomo riguardante una suite per applicazioni navali (all’epoca prevalentemente contrasto alla minaccia sottomarina – Anti-Submarine Warfare) su una macchina prodotta su licenza per l’Italia e per clienti esteri. Analogamente, l’elicottero leggero Wasp ha permesso a Westland di acquisire negli anni sessanta un solido know-how nel medesimo settore con il primo vero programma autonomo.

Alcune macchine dopo, tra programmi rimasti allo stadio dimostrativo e altri destinati invece al successo con produzione di serie per clienti nazionali ed export Agusta e Westland hanno raggiunto un livello capacitivo sufficiente a effettuare un vero salto di qualità. Per Westland, il cambiamento di passo è stato sancito dalla produzione del Lynx e successivamente, per entrambe le aziende, dal programma congiunto EH101 per il sostituto del Sea King. Spinto da requisiti operativi sempre più ambiziosi da parte dei clienti, il programma EH101, oggi AW101, è andato ben oltre le aspettative, sia in termini di ordini (oltre 220 macchine vendute ad oggi) sia in termini di versatilità, oggi proposta in numerose configurazioni terrestri e navali. Nel settore delle applicazioni navali, le versioni iniziali destinate alla Marina Militare in Italia e alla Royal Navy nel Regno Unito erano prevalentemente focalizzate sul contrasto alle minacce sottomarine e di superficie. La Marina Militare italiana ha adottato anche configurazioni dedicate per sorveglianza, supporto anfibio e utility. Gli AW101 Merlin della Royal Navy (insieme agli AW159 Wildcat) vengono impiegati a protezione della flotta navale e dei mari affinchè unità e personale siano adeguatamente difesi contro minacce sottomarine, di superficie, velivoli e missili.  

A tali applicazioni navali  si sono aggiunte varianti specializzate per missioni di soccorso in mare (SAR, per esempio la versione CH-149 Cormorant per il Canada o le unità di Danimarca, Portogallo e Norvegia), per il supporto anfibio, il picchetto radar, per il personnel recovery e le missioni speciali (il CAESAR per l’Aeronautica Militare italiana) o per missioni peculiari come lo sminamento e il supporto alle missioni in Antartide (varianti MCH-101/CH-101 per il Giappone).


Il bagaglio di conoscenze acquisite ha portato al riconoscimento internazionale delle capacità di Leonardo che si è tradotto anche nella grande responsabilità per gli elicotteri navali affidata all’azienda nell’ambito della JV NH Industries (NHI, con Airbus Helicopters e GKN Fokker) per il programma NH90. Peraltro, la capacità di integrazione di elicotteri navali non è diffusa e rappresenta una nicchia di grande pregio.

Dal punto di vista industriale, molto ha contribuito anche la scelta strategica di dotarsi da tempo di una più generale autonoma capacità di sviluppo e integrazione avionica per tutte le piattaforme, non solo quelle destinate a compiti in ambiente marittimo. Questo fornisce un vantaggio competitivo importante (e non comune nell’industria elicotteristica mondiale) assicurando al cliente la possibilità di gestire con il costruttore sviluppo, ammodernamento e supporto dell’avionica di volo e di missione dell’elicottero nel corso dell’intero ciclo di vita operativa. Il tutto si traduce in maggior efficienza, maggior livello di customizzazione, minori rischi tecnologici e un miglior controllo dei costi, permettendo così a Leonardo di stabilire un rapporto esclusivo e privilegiato con i clienti.

Inoltre, più in generale, l’intera Leonardo mantiene in sè competenze trasversali che riguardano tanto le piattaforme quanto la sistemistica e la sensoristica, in maniera da poter offrire soluzioni realmente integrate provenienti dalle sue diverse aree di business.
 


Oggi buona parte degli aggiornamenti riguardano la componente software, che deve evolversi costantemente per accompagnare la lunga vita operativa degli elicotteri, stimata in 30-40 anni almeno. Questo è particolarmente vero per gli elicotteri specializzati moderni, a partire proprio dai modelli AW101, AW159 ed NH90, progettati con un significativo margine di evoluzione e lo sarà sempre di più in futuro. Lo stesso può dirsi per prodotti duali quali l’AW169 e l’AW139, sviluppati fin dall’inizio per consentirne la progressiva crescita di capacità e già validati anche per impieghi in ambiente marittimo e imbarcato. Inoltre, l’elicottero monomotore TH-73A che sarà utilizzato per la formazione dei futuri piloti destinati alla US Navy, al Corpo dei Marines e alla US Coast Guard è un’ulteriore dimostrazione delle soluzioni altamente competitive dell’Azienda anche per compiti di addestramento in ambito navale. In Polonia il W-3RM Anakonda è, invece, impiegato per compiti di ricerca e soccorso in ambiente marittimo.

La maggior parte delle innovazioni viene e verrà riportata anche sui sistemi di nuova generazione, tra i quali spicca l’elicottero a pilotaggio remoto AWHERO, pensato in gran parte proprio per operazioni navali.

A tutto questo si aggiunge la crescente importanza attribuita alla fornitura di servizi di addestramento, manutenzione e aggiornamento offerti da Leonardo che contano per quasi il 40% dei ricavi del business elicotteristico e che svolgono un ruolo importante per tutti i clienti che operano in ambiente navale.