Sei team di sei università composti da dottorandi, ricercatori e studenti, sostenuti dai loro professori e dagli esperti Umanned Systems Leonardo, sei droni che hanno volato in completa autonomia con a bordo algoritmi di IA, quattro manche a complessità crescente su un campo di gara strutturato con edifici, piazzole di atterraggio e decollo, presenza di oggetti conosciuti e sconosciuti. Un vero e proprio gioco di droni. La vittoria, a parità di punteggio, a chi avrebbe completato la missione nel minor tempo possibile.
La vittoria, anche per questa seconda edizione del “Leonardo Drone Contest - An Open Innovation Challenge” conclusasi il 30 settembre a Torino, è andata al team del Politecnico di Milano guidato dal dottorando Gabriele Roggi.
Il team dell’Alma Mater Studiorum Università di Bologna con il dottorando Lorenzo Gentilini si è invece aggiudicato il “Premio Speciale della giuria” per aver implementato soluzioni tecnologicamente avanzate di collaborazione tra sistemi e automazione.
Articolata sull’arco di tre giorni il 28, 29 e 30 settembre sul campo gara allestito presso la sede della Divisione Velivoli di Leonardo a Torino, la competizione quest’anno è stata veramente avvincente. La sfida tra i team delle sei Università, Politecnico di Torino, Politecnico di Milano, Alma Mater Studiorum - Università di Bologna, Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, Università degli Studi di Roma Tor Vergata e Università degli Studi di Napoli Federico II, si è rivelata ben più complessa e ardua rispetto allo scorso anno con una fase finale disputata sul filo di lana. Droni che dovevano essere in grado di “riflettere” sul planning interagendo con sensori e telecamere, riconoscere gli oggetti da un QR code, scattare foto e inviarle al “supervisore”, rispondere a ulteriori richieste di informazioni, atterrare e risollevarsi, superando tutti gli imprevisti legati alla missione, resettaggi, rotture, consumo eccessivo di energia e, non ultimo anche per un uncrewed, il cosiddetto “errore umano”.
L’edizione 2021 ha confermato che più si alza la sfida maggior concretezza acquistano gli obiettivi prefissati dal Contest, aprendo la possibilità di creare scenari ancor più impegnativi per la terza ed ultima competizione che ci sarà nel 2022.
In attesa di seguire nuovamente le sei squadre nel prossimo challenge, il campo gara utilizzato per la competizione all’interno della divisione Velivoli a Torino diventerà una vera e propria arena di test indoor per droni, restando a disposizione dei team delle sei Università e dei visitatori. Un elemento che si aggiunge allo sviluppo dell’ecosistema innestato sul territorio dal Leonardo Drone Contest.
Iniziato nel 2019, il Drone Contest si svolge su un arco di tre anni dando vita a due eventi annuali, un simposio scientifico ed una gara, e terminerà nel 2022 con la gara finale della terza edizione.
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