Il Gruppo, che opera in 150 Paesi con oltre 50.000 dipendenti a livello globale e con una filiera composta da 11.000 aziende di cui 4000 solo in Italia, ha la funzione di motore industriale dell’interesse nazionale in chiave europea, promuovendo nuove competenze per rispondere alle sfide poste dalla complessità dell’era digitale. Questi obiettivi sono inseriti all’interno del piano strategico “Be Tomorrow 2030”, elaborato nel 2020, che rappresenta la road map per definire la visione strategica di Leonardo proiettata ai prossimi 10 anni e oltre. Tra gli obiettivi del Piano, la promozione della competitività, della sovranità tecnologica, dell’innovazione dell’industria europea della difesa, e lo sviluppo della cooperazione tra gli Stati membri su progetti di ricerca, come nel caso dell’utilizzo dell’European Defence Fund.
EUROPA COME SOGGETTO GEOPOLITICO
“L’attuale scenario impone con sempre maggiore vigore la necessità di far emergere un’Europa intesa come soggetto geopolitico e non economico”, spiega Enrico Savio, Chief Strategy & Market Intelligence Officer di Leonardo, “esigenza che si traduce nella costruzione della Difesa collettiva europea e nel supporto attivo alle aziende del comparto al progressivo sviluppo di un sistema di Difesa comune”.
Con una quota di export superiore all’80% dei ricavi, Leonardo svolge un ruolo strategico nello sviluppo industriale dei Paesi in cui opera, anche attraverso la definizione di partnership internazionali di primo piano. Ne sono dimostrazione i programmi di collaborazione e le principali iniziative nel campo della difesa europea, di cui Leonardo è protagonista. Tra queste: il team Tempest, il programma Eurodrone, Surveillance, Target Acquisition and Reconnaissance (ISTAR). E ancora: Gaia-X, l’iniziativa per la costruzione di un cloud paneuropeo e le partnership in ambito aeronautico, come CleanSky e SESAR, e spazio, grazie ai programmi Galileo, Copernicus, COSMO-SkyMed, ExoMars e Artemis.
PRIMATO TECNOLOGICO E INVESTIMENTI STRATEGICI IN R&S
“Leonardo mira, in qualità di leader industriale e tecnologico, a contribuire all’indipendenza e all’autonomia digitale paneuropea, a sostenere la sovranità tecnologica come condizione essenziale per lo sviluppo del Paese”, sottolinea Savio, “ed a sviluppare nuove competenze per rispondere alle sfide poste dalla complessità dell’era digitale”. Il raggiungimento del primato tecnologico per Leonardo si è già tradotto in realtà, grazie all’installazione dell’HPC davinci-1 e alla realizzazione del network dei Leonardo Labs.
Risultati ottenuti anche grazie agli investimenti in Ricerca & Sviluppo che nel 2021 ammontano a 1,8 miliardi di euro, in crescita del 16,9% sull’anno precedente, con particolare attenzione ai settori cloud computing, intelligenza artificiale, materiali innovativi e sistemi autonomi intelligenti, e con crescente focus specialistico alle attività di “gestione sicura” del dato. “Oggi, e sempre più nel futuro, Leonardo intende assicurare la superiorità operativa attraverso la costruzione di una value proposition”, conclude Savio, “in grado di valorizzare l’elemento informativo sicuro in termini di quantità di dati gestiti e velocità di elaborazione e diffusione”.
19 PROGETTI AGGIUDICATI TRAMITE EDF
Nell’ambito dello European Defence Fund (EDF), lo strumento con cui la Commissione europea promuove la cooperazione in materia di difesa per progetti competitivi e collaborativi coprendo l’intero ciclo di ricerca e sviluppo, Leonardo è stato il player europeo ad aggiudicarsi il maggior numero di progetti, ben 19 (di cui 11 di sviluppo capacitivo e 8 di ricerca) su 61 approvati. Il Gruppo si è aggiudicato finanziamenti per attività di ricerca e sviluppo in tutte le 12 categorie a cui ha partecipato, relative ai settori elettronica, velivoli, elicotteri, cyber security e spazio.