Clean Sky Joint Undertaking, oggi denominata Clean Aviation Joint Undertaking, è senza dubbio la più ambiziosa e complessa attività di ricerca in campo aeronautico nella storia della Commissione Europea. Tra il 2007 e il 2024, attraverso Clean Sky 1 e Clean Sky 2, l’UE avrà investito una cifra pari a circa 5,6 miliardi di euro per programmi di ricerca in cui Leonardo è membro “Leader” e che coinvolgono circa 1.000 entità tra istituzioni, università, centri di ricerca, piccole e medie imprese e industrie in 30 Paesi, con più di 5.000 specialisti e con risultati di eccellenza scientifica e tecnologica che accelerano l’evoluzione dell’innovazione, con importanti benefici per la nostra vita.
Leonardo protagonista del volo green di domani. Il programma Clean Sky diventa Clean Aviation
Il programma di ricerca Clean Sky evolve in Clean Aviation, sottolineando il costante impegno della Commissione europea nell’individuare soluzioni in grado di ridurre l'impronta ambientale del trasporto aereo. Leonardo, tra i partner fondatori, svolge un ruolo chiave nello sviluppo di tecnologie destinate a rivoluzionare il concetto di volo dal punto di vista della sostenibilità, mantenendo allo stesso tempo la competitività dell’industria europea
Leonardo è tra le aziende che hanno partecipato all’ideazione e implementazione dell’iniziativa Clean Sky supportando fin dall’inizio il programma di ricerca per lo sviluppo di tecnologie destinate a ridurre l’impatto ambientale del trasporto aereo e al mantenimento della competitività dell’industria europea.
Nell’ambito di Clean Sky 2, Leonardo svolge un ruolo di leadership nello sviluppo della piattaforma dimostrativa per il Green Regional Aircraft e per il Next Generation Civil Tilt Rotor (NGTCR). Il programma coinvolge numerose eccellenze aeronautiche europee, tra cui un centinaio di PMI dell’’ecosistema nazionale, il cui coordinamento rappresenta una sfida per l’azienda ma al tempo stesso un riconoscimento della capacità di gestione da parte della Commissione Europea.
Le piattaforme tecnologiche integrate hanno avuto avvio ciascuna da circa 80 tecnologie abilitanti la cui analisi ha permesso di identificare 30 tecnologie riguardanti le principali discipline, dalla meccanica del volo, all’elettrificazione dei sistemi di bordo, all’avionica, fino all’innovazione nelle strutture e nei processi produttivi che saranno maturate, attraverso una serie di infrastrutture di prova, come simulatori di volo e dimostratori.
Recentemente Clean Sky 2 si è aggiudicato il prestigioso riconoscimento “ICAS Von Karman Award” per la Cooperazione Internazionale nel settore aeronautico conferito nel corso del 33° Congresso ICAS (International Council of the Aeronautical Sciences) di Stoccolma, organizzato dalla Swedish Society of Aeronautics and Astronautics.
Nell’ambito del nuovo programma Clean Aviation, il Board ha approvato l’erogazione di fondi per un importo complessivo pari 700 milioni di euro che serviranno a finanziare 20 progetti di ricerca per di soluzioni innovative per la propulsione di aerei sostenibili e a sostegno del Green Deal europeo per una futura neutralità climatica.
I 20 progetti vincitori riguardano 14 temi sviluppati dalla “Clean Aviation Strategic Research and Innovation Agenda (SRIA)” seguendo tre linee di sviluppo:
Hydrogen-powered aircraft, Hybrid Electric Regional (HER) aircraft e Ultra-Efficient Short and Medium Range (SMR) aircraft.
Tali progetti forniranno tecnologie rivoluzionarie volte al raggiungimento degli obiettivi del Green Deal europeo per un’aviazione sostenibile, capace di ridurre almeno del 30% le emissioni di gas a effetto serra (GHG, da GreenHouse Gases) entro il 2030, con soluzioni aeronautiche che consentano la sostituzione del 75% (obiettivo massimo) degli aeromobili in servizio entro il 2050
Leonardo, membro fondatore della Clean Aviation JU, guida la proposta vincente “Hybrid-Electric Regional Aircraft” (HERA) che coinvolge 48 partner, volta alla definizione di un concetto di velivolo regionale a propulsione ibrido-elettrica e relative performance, che integri tecnologie rivoluzionarie rilevanti alla sua regolare operatività. HERA dovrà anche definire le principali caratteristiche di un dimostratore reale e delle relative prove di volo, previste per la seconda parte del programma Clean Aviation, al fine di predisporne l’implementazione su un prodotto reale, destinato a entrare in servizio (EIS - Entry Into Service) alla metà del prossimo decennio.
Leonardo è partner tecnologico in altre sette proposte vincitrici e partecipa, in qualità di integratore aeronautico, allo sviluppo di tecnologie abilitanti alla realizzazione di un aereo regionale o a breve e medio raggio (SMR) a basse emissioni.
Il successo di Leonardo in questo primo bando di Clean Aviation conferma il forte impegno dell’azienda nello sviluppo di un’aviazione sostenibile nei segmenti regionale e a breve raggio degli aeromobili ad ala fissa e rotante.
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