Kuwait: è in arrivo l'Eurofighter

I 28 Eurofighter Typhoon destinati al Kuwait rappresenteranno la versione più avanzata finora prodotta. I velivoli, infatti, avranno un pacchetto di capacità aggiuntive rispetto ai precedenti programmi di ammodernamento del Typhoon, comprendente il radar a scansione elettronica Captor-E e diverse novità nel sistema d'arma. Ciò consentirà all'Aeronautica militare del Kuwait di porsi in prima linea in termini di tecnologia nei velivoli caccia. La consegna dei Typhoon inizierà nel 2020 e sarà completata nel 2023, facendo del Kuwait l'ottavo cliente del velivolo.

Leonardo  10 dicembre 2017

I 28 Eurofighter Typhoon destinati al Kuwait rappresenteranno la versione più avanzata finora prodotta. I velivoli, infatti, avranno un pacchetto di capacità aggiuntive rispetto ai precedenti programmi di ammodernamento del Typhoon, comprendente il radar a scansione elettronica Captor-E e diverse novità nel sistema d’arma. Ciò consentirà all’Aeronautica militare del Kuwait di porsi in prima linea in termini di tecnologia nei velivoli caccia. La consegna dei Typhoon inizierà nel 2020 e sarà completata nel 2023, facendo del Kuwait l’ottavo cliente del velivolo.

 

Un Eurofighter con le insegne della Kuwait Air Force

 

 

Leonardo (Prime Contractor Organization) e il Ministero della Difesa dello Stato del Kuwait hanno siglato il contratto nell’aprile 2016. Si è trattato di un vero successo del Sistema Paese Italia, laddove politica, diplomazia, forze armate e industria, hanno lavorato di concerto, con notevoli benefici in termini di know-how e occupazione.

 

 

Programma Eurofighter: il ruolo di Leonardo

 

Il worksharing del complesso programma di collaborazione europeo vede Leonardo responsabile per la produzione di tutte le semiali sinistre, complete di sistemi installati, tutte le sezioni posteriori di fusoliera, progettate insieme alla britannica BAE Systems, alcune superfici mobili e piloni sub-alari per i carichi, i raccordi ala-fusoliera e la carenatura in titanio dei motori. Leonardo progetta e integra importanti sistemi di bordo (gestione dei carichi, navigazione, controllo del volo, display nel cockpit) e realizza l’integrazione con il velivolo dell’intero sistema d’arma e di propulsione.

 

Presso gli stabilimenti di Nola (Napoli) e Foggia della Divisione Aerostrutture e di Venegono Superiore (Varese) della Divisione Velivoli si producono le parti che vengono poi assemblate per realizzare le semiali e le sezioni posteriori di fusoliera presso lo stabilimento di Torino-Caselle, sede della linea finale di assemblaggio dei velivoli completi. 

 

 

Le parti strutturali, i sistemi e i sensori di competenza di Leonardo a bordo dell’Eurofighter

 

 

Molto importante è il contributo nello sviluppo e produzione dell’avionica e dei sensori principali del velivolo fornito dalla Divisione Sistemi Avionici e Spaziali di Leonardo, con il coinvolgimento di diversi siti produttivi in Italia e in Gran Bretagna. In particolare, il radar CAPTOR (versioni M-scan e E-scan), prodotto dal consorzio Euroradar, il sistema passivo ad infrarossi PIRATE, prodotto dal consorzio EuroFirst (entrambi i consorzi sono a guida Leonardo), il sistema di auto-protezione DASS (Defensive Aids Sub-System) e i sistemi di comunicazione e IFF (Identification Friend or Foe). Infine, presso lo stabilimento della Divisione Velivoli di Venegono, si progettano e si costruiscono gli equipaggiamenti di supporto a terra (Ground Support Equipment o AGE), come le unità di avvio del motore o per la generazione di potenza ausiliaria.

 

Produzione per il Kuwait

 

Le attività di produzione per il Kuwait sono iniziate nella seconda metà del 2016, in linea con il piano iniziale e in alcuni casi addirittura in anticipo rispetto al programma.

 

"I pacchetti di capacità per il Kuwait” ha detto Giancarlo Mezzanatto, Eurofighter Programme Unit Vice President della Divisione Velivoli di Leonardoincluderanno l'integrazione di missili Storm Shadow e Brimstone e altri munizionamenti aria-suolo, che arricchiscono le caratteristiche multiruolo del velivolo e ne migliorano il sistema d’arma. La configurazione prevede, inoltre, l’integrazione di un nuovo pod di designazione laser avanzato, l’introduzione di un pod per l’addestramento al combattimento, un avanzato ausilio alla navigazione e il sopra citato nuovo radar Captor-E, con il suo avanzato sistema di riposizionamento dell’antenna”.

 

Un Eurofighter nei colori kuwaitiani con un completo carico bellico

 

Il radar E-scan fornisce una potenza significativamente superiore rispetto alla maggior parte dei sistemi concorrenti. In combinazione con l’ampia apertura frontale del velivolo e la capacità unica di muovere l’antenna del radar, il Typhoon ha un campo visivo di 200 gradi e le prove di volo confermano i vantaggi che questo porterà in termini di capacità di discriminazione del target. “Questo nuovo radar - ha aggiunto Mezzanatto - è alla base dell’evoluzione delle capacità attuali e future del Typhoon”.

 

Il contratto con il Ministero della Difesa del Kuwait include anche una serie di servizi per gestire al meglio la flotta di Eurofighter, come la progettazione e la costruzione delle infrastrutture presso la base aerea di Al-Salem, in Kuwait, e i servizi di supporto iniziale per tre anni (con un’opzione per altri cinque). Questi ultimi includono la fornitura di equipaggiamenti e una serie di ausili per l’addestramento, in modo da costituire una Unità di Conversione Operativa per i piloti in Kuwait. 

 

 

 
 

L’Eurofighter nella Regione del Golfo

 

Il successo in Kuwait è un’ulteriore conferma del crescente ruolo che il velivolo multiruolo prodotto dal consorzio Eurofighter svolge nella Regione del Golfo. L’ultimo contratto è quello siglato dal Qatar per 24 Typhoon, che vede il partner di Eurofighter BAE Systems nel ruolo di Prime Contractor. Sono state, inoltre, completate quest’anno le consegne dei 72 esemplari ordinati dall’Arabia Saudita e l’Oman ha già ricevuto la metà dei 12 velivoli previsti.  

 

Formazione di Eurofighter sauditi (copyright Eurofighter)