Nello scenario attuale, caratterizzato da continue e rapide evoluzioni in ambito tecnologico, l’intelligenza artificiale (AI) rappresenta una risorsa in grado di contribuire al progresso della scienza e della medicina a un ritmo mai visto prima. In questa direzione lavora il supercomputer davinci-1 di Leonardo, raccontato nell’articolo “I computer Iit e Leonardo per il progresso della medicina” a firma di Raoul de Forcade.
L’High Performance Computing (HPC) di Genova è capace di eseguire 5 milioni di miliardi di operazioni al secondo. Come spiegato da Carlo Cavazzoni, Head of Digital Infrastructures di Leonardo, “Siamo stati i primi a partire e ora stiamo lavorando al potenziamento di davinci-1, per portarlo ad avere la possibilità di fare miliardi di miliardi di operazioni al secondo”. Tra le iniziative che utilizzano le potenzialità dell’HPC in ambito medico vi è il progetto Sinisa, dedicato allo studio delle malattie ematoncologiche e cardiovascolari, nel quale l’AI analizza dati genomici e stili di vita per individuare predisposizioni.
In Piemonte, l’infrastruttura digitale del davinci-1 supporta l’elaborazione di enormi quantità di dati per le analisi svolte nei Leonardo Labs: è la sfida tecnologica della prototipazione virtuale, che avviene all’interno del PC2Lab (Product Capability and Concept Laboratory) di Leonardo a Torino. Come spiegato nell’articolo “Intelligenza artificiale, Torino alla guida del nuovo ecosistema” di Filomena Greco, il capoluogo piemontese, insieme a Genova, rappresenta la guida del nuovo ecosistema di AI a livello nazionale.