Prende il nome da Eolo che, nella mitologia greca, fu nominato dagli dei il "custode dei venti": parliamo di Aeolus la missione sperimentale dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) per lo studio dei venti terrestri che, non solo fornirà i dati necessari per migliorare la qualità delle previsioni meteorologiche, ma contribuirà anche alla ricerca climatica a lungo termine.
Aeolus è il primo satellite in grado di eseguire l'osservazione globale dei venti quasi in tempo reale. Un satellite che, da dimostrativo, è diventato operativo, confermando che le nuove tecnologie sono in grado di analizzare i venti della Terra per capire come i vari elementi ossia, il vento, la pressione, la temperatura e l'umidità, siano interconnessi tra loro.
Grazie anche al suo rivoluzionario strumento chiamato ALADIN (Atmospheric LAser Doppler INstrument), il LIDAR caratterizzato dal più potente trasmettitore laser spaziale esistente e realizzato da Leonardo con il supporto dell’Agenzia Spaziale Italiana, Aeolus non smette di stupire.
ALADIN si compone di tre parti: un potente laser, un telescopio e un ricevitore molto sensibile. Il trasmettitore laser UV, sviluppato e realizzato negli stabilimenti di Leonardo a Pomezia (Roma) e a Campi Bisenzio (Firenze), emette verso l’atmosfera brevi e potenti impulsi di luce ultravioletta che viene poi riflessa dalle molecole e particelle che si muovono sotto l’azione del vento alle diverse quote. Lo strumento, misurando la lunghezza d'onda della luce laser di ritorno, riesce a calcolare le informazioni relative alla velocità del vento. Si tratta di un approccio totalmente innovativo nella misurazione del vento dallo spazio.
«È una bella soddisfazione - dice Alberto Cosentino, responsabile della funzione Space Laser Systems di Leonardo - in questo periodo i dati trasmessi dal satellite grazie al trasmettitore laser di ALADIN hanno contribuito a garantire le previsioni meteo».
Aeolus ha fornito un importante aiuto dallo spazio durante l’emergenza Covid-19. Con le misure di blocco per il Coronavirus in vigore in tutto il mondo, anche i voli commerciali hanno subìto un drastico calo con ripercussioni non solo sulla mobilità, ma anche su aspetti legati alle previsioni del tempo. Infatti, alcuni aerei sono dotati di speciali sensori e trasmettono a Terra dei dati atmosferici che vengono utilizzati per lo studio delle previsioni meteorologiche. Con gli aerei a terra, è stato Aeolus dallo spazio ad adempiere a questo compito e a fornire in parte i dati mancanti. Già da gennaio 2020, il Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine, con sede nel Regno Unito, ha iniziato a utilizzare le informazioni sui venti provenienti dal satellite, con grandi risultati.
Il successo più grande è arrivato di recente quando l'ESA ha deciso di rendere pubblici i dati raccolti da Aeolus. «Questo vuol dire che il satellite e il trasmettitore non solo funzionano bene, ma soprattutto che le misurazioni della velocità dei venti raccolte sono attendibili - aggiunge Cosentino - per noi è davvero un grande successo».
Grazie a una visione dei venti più completa e approfondita si potrà inoltre migliorare lo studio sui cambiamenti climatici, il riscaldamento globale e l’inquinamento atmosferico.
Con Aeolus si avvicina il giorno in cui, dai nostri telefonini e dai notiziari meteo, si potranno ottenere previsioni meteorologiche assolutamente affidabili fino a sette giorni, rispetto ai due attuali.