Attuare la trasformazione digitale e accrescere la competitività tecnologica e di prodotto di Leonardo puntando sulla valorizzazione del dato e la così detta data-driven economy per rafforzare le attività core dell’azienda. È questo l’obiettivo del nuovo Polo di competenza nazionale per la digitalizzazione industriale di Leonardo, con sede a Genova, presentato il primo dicembre 2021. L’iniziativa, che mette il capoluogo ligure al centro delle strategie aziendali, è stata illustrata alla stampa dall’Amministratore Delegato, Alessandro Profumo, dal direttore dell'High Performance Computing Lab e capo del settore Ricerca e Sviluppo Computazionale, Carlo Cavazzoni, dal Responsabile dei Leonardo Labs, Alessandro Massa e dal Managing Director della Divisione Cyber Security, Tommaso Profeta.
High Performance Computing, cloud, big data, intelligenza artificiale, cyber security e cyber resilienza, urgent computing, robotica rappresentano le principali competenze del Polo. “A Genova abbiamo creato un nuovo centro di competenza digitale che va dalla capacità di calcolo e storage alla conservazione e che, in un’ottica di sistema cloud, rende disponibili in modo diffuso le informazioni che poi servono sia alle nostre divisioni sia ad altre aziende o istituzioni che ne dovessero avere necessità. È veramente il cuore pulsante di Leonardo - ha dichiarato Profumo - ma vogliamo essere la roccia cui si attacca il corallo, l’enzima che scatena una reazione, motore di sviluppo anche per l’industria italiana e per Genova”.
La gestione del dato, elemento imprescindibile per migliorare l’efficienza dei processi, è al centro della stessa offerta di Leonardo e parte integrante dei suoi prodotti. “Essendo materia prima, i dati devono essere lavorati per trasformarsi in prodotto. La chiave è nel supercalcolo, ossia la capacità di elaborare grandissime quantità di dati e farlo rapidamente”, ha sottolineato Cavazzoni. “Sono veramente pochi i luoghi al mondo dove si può trovare un tale concentramento di tecnologia e anche di competenza. Il tutto formerà un unicum nazionale, se non mondiale, per l’applicazione sicura delle tecnologie digitali”.
La spinta alla digitalizzazione di Leonardo, in coerenza con il piano strategico Be Tomorrow 2030, si fonda e sviluppa dalla sinergia di competenze e infrastrutture chiave a partire dall’HPC (High Performance Computer) davinci-1, dotato di un’architettura che integra la flessibilità del cloud con le capacità di supercalcolo e dalle tecnologie in ambito cyber sicurezza. davinci-1 è uno dei supercomputer più potenti nel settore Aerospazio, Difesa e Sicurezza, attorno all’infrastruttura ruota gran parte dell’attività di ricerca e sviluppo dei Leonardo Labs. “Il supercalcolo, grazie in particolare a davinci-1, è la spina dorsale di tutte le nostre unità di ricerca”, ha affermato Massa. “Tra i tanti settori c'è quello della robotica, come nel caso del joint lab sviluppato con l’Istituto Italiano di Tecnologia, che ha l’obiettivo di incrementare l’autonomia dei robot, renderli sempre più indipendenti dall’operatore e arrivare a ottenere macchine con capacità di ragionamento”.
Genova è il nodo chiave della rete dei centri di cyber security di Leonardo che, nella città, oltre a Roma, Chieti, Firenze, Milano e Bristol, progetta e sviluppa soluzioni dedicate alla protezione sia del patrimonio informativo aziendale, sia di infrastrutture strategiche e istituzioni dalle minacce multidominio, contribuendo alla loro digitalizzazione sicura. “Seguiamo sempre l’evoluzione tecnologica, l’investimento in innovazione è strutturale in Leonardo”, ha osservato Profeta. “Quanto stiamo facendo, non solo nella Cyber security, consente a Leonardo di essere sempre all’avanguardia nella protezione di se stessa e delle infrastrutture critiche dei Paesi clienti”.