Conflitti e tensioni geopolitiche accrescono complessità e instabilità dello scenario globale.
Il violento riaccendersi degli scontri militari tra Israele e Palestinesi ha determinato una situazione di forte tensione, con la possibilità di estensione del conflitto a Paesi dell’area Medio-Orientale. La situazione si ripercuote a livello globale, acuendo le tensioni tra singole potenze mondiali e regionali. Eventuali escalation del conflitto, oltre ad un deterioramento del quadro economico, potrebbero configurare nuovi equilibri geopolitici e modificare i mercati eleggibili per Leonardo nel medio e lungo periodo. La crescente instabilità nell’area Medio-Orientale investe anche la sicurezza del Mar Rosso con riferimento, tra l’altro, al traffico navale di beni e merci, che registra tempi e costi incrementali per la consegna alle imprese e ai clienti finali. In parallelo, il degradare delle condizioni di sicurezza nell’area geografica di riferimento potrebbe mettere a repentaglio l’incolumità delle persone, gli asset e la continuità operativa di Leonardo in Israele, così come della supply-chain e dei clienti israeliani. Per quanto attiene al protrarsi della guerra Russo-Ucraina, la possibilità di escalation del conflitto porta l’Europa e la NATO al centro di crescenti tensioni geopolitiche, che accrescono le complessità e l’instabilità dello scenario globale, anche sotto il profilo geoeconomico. Di fronte a nuove contrapposizioni a blocchi, vari Paesi, tra i quali alcuni di quelli maggiormente prossimi alle zone del conflitto in Ucraina, ricercano e stanziano risorse incrementali per la difesa, partendo dagli obiettivi NATO di spesa rispetto al PIL. In parallelo i mercati scontano una crescente variabilità, alimentata da reiterate fasi di insicurezza e sfiducia da parte di cittadini e imprese, politiche monetarie ancora restrittive a seguito delle dinamiche inflattive e crescenti debiti pubblici, che si sommano alle difficoltà e ai colli di bottiglia della ripresa post Covid-19, rispetto ai quali soprattutto le aziende di minori dimensioni hanno già registrato deterioramenti del proprio profilo di rischio.
Il Gruppo è dotato di un processo di pianificazione strategica integrata, teso a supportare il raggiungimento di un vantaggio competitivo sostenibile, fondato sull’approfondita conoscenza dei mercati e dello scenario di riferimento, regolarmente alimentato mediante specifiche attività di analisi esterna su contesto e relative dinamiche evolutive, anche in relazione ai profili geopolitici.
La revisione dei livelli di spesa dei governi nazionali e delle istituzioni pubbliche può incidere sulla performance aziendale.
Il Gruppo ha tra i principali clienti Governi nazionali e Istituzioni pubbliche e partecipa a numerosi programmi nazionali e internazionali finanziati dall’Unione Europea, dai Governi o attraverso forme di collaborazione multinazionale. Il contesto di riferimento in cui opera è influenzato, pertanto, da fattori economici e geopolitici a livello globale e regionale, dal rating o profilo di rischio dei Paesi, dalle politiche di spesa delle Istituzioni pubbliche, anche per il finanziamento dei progetti di ricerca e sviluppo, oltre che dai piani di medio-lungo periodo dei Governi. Gli incrementi delle spese per la difesa, individuati da più Paesi come necessari a fronte di crescenti tensioni geopolitiche, possono determinare picchi di domanda nel breve-medio periodo e rendere ancora più serrata la competizione internazionale, avvantaggiando le aziende con maggiori capacità produttive immediatamente disponibili.
Il Gruppo persegue una strategia di diversificazione internazionale, posizionandosi, oltre che sui propri mercati principali, anche su quelli emergenti caratterizzati da significativi tassi di crescita nel settore aerospaziale, della sicurezza e della difesa.
I piani di sviluppo e di produzione sono aggiornati in funzione della evoluzione della domanda e del trend degli ordinativi.
Il Gruppo opera in settori civili altamente esposti a crescenti livelli di concorrenza.
Nei settori civili le rimodulazioni di spesa da parte dei clienti, oltre a poter comportare ritardi o riduzioni nell’acquisizione di nuovi ordini, possono incidere sulle condizioni economico-finanziarie degli stessi. In tali settori, inoltre, si assiste all’ingresso e all’affermazione di competitor provenienti anche da settori terzi, favoriti in più casi da operazioni anticicliche di merger & acquisition intraprese da fondi di investimento internazionali. Il posizionamento sul mercato di questi player potrebbe comportare ricadute su volumi, risultati ed indebitamento del Gruppo, abilitando in prospettiva una crescente sfida competitiva sui clienti governativi. Il time-to-market dei prodotti e dei loro sviluppi e upgrade è fattore critico di successo per il posizionamento di mercato, stante la forte spinta competitiva e la velocità dell’innovazione.
Il Gruppo, oltre a bilanciare opportunamente il proprio portafoglio-clienti tra governativi e non governativi, persegue sistematicamente obiettivi di efficienza industriale, diversificazione della clientela, miglioramento della capacità di esecuzione dei contratti, anche efficientando i costi di struttura e aumentando la propria capacità competitiva.
Il Gruppo assicura elevati standard qualitativi e innovativi di prodotto e una value proposition integrata e orientata al mantenimento del vantaggio tecnologico anche grazie all’open innovation e all’interazione con startup e PMI innovative.
La capacità di innovazione e crescita dipende dalla pianificazione e gestione strategica delle competenze.
Innovazione tecnologica continua e crescente complessità dei business di interesse del Gruppo richiedono un costante allineamento delle competenze, al fine di fornire prodotti e servizi ad alto valore aggiunto. Soprattutto in un contesto di mercato caratterizzato da una forte domanda di skill per l’innovazione, la carenza di competenze specialistiche potrebbe determinare impatti sul pieno conseguimento degli obiettivi aziendali di breve e medio-lungo termine, incluse possibili ripercussioni in termini di time-to-market di nuovi prodotti/servizi, nonché di accesso a segmenti di business emergenti. Le aziende si contendono competenze e talenti facendo leva, tra l’altro, sulla distintività del marchio, del profilo ESG (Environmental, Social, Governance), dell’offerta di welfare e del bilanciamento tra lavoro e vita privata, valutati positivamente dalle nuove generazioni che si affacciano sul mercato del lavoro.
Il Gruppo monitora e gestisce le competenze e le professionalità attraverso piani di azione orientati all’attrazione, alla retention e alla motivazione delle persone, alla gestione dei talenti, alla formazione specialistica continua e al reskilling/upskilling, all’insourcing delle competenze core, nonché alla definizione dei piani di successione, con la progressiva adozione di strumenti allo stato dell’arte di People Analytics e di nuove piattaforme di sviluppo e formazione improntate alla logica del Lifelong Learning per tutto il personale ed in particolare in area STEM (Science, Technology, Engineering & Mathematics).
Il Gruppo opera in alcuni segmenti di attività attraverso partnership o joint venture.
Le strategie aziendali contemplano l’ipotesi di acquisizione di parte del business attraverso joint venture o alleanze commerciali, al fine di integrare il proprio portafoglio tecnologico o rafforzare la presenza sul mercato. L’operatività delle partnership e delle joint venture è soggetta a rischi e incertezze sia di posizionamento strategico che di gestione. Possono sorgere divergenze tra i partner sull’individuazione e sul raggiungimento degli obiettivi strategici ed operativi, nonché sulla gestione ordinaria.
Il Gruppo provvede sistematicamente alle attività istruttorie (due diligence) e successive al perfezionamento delle partnership e delle joint venture. In tale contesto la presenza attiva del proprio top management nella relativa gestione è volta, fra l’altro, ad indirizzarne le strategie e ad identificare e gestire tempestivamente eventuali criticità operative.
Il Gruppo è soggetto al rischio di frodi o attività illecite da parte di dipendenti e di terzi.
Il Gruppo adotta e aggiorna il suo sistema organizzativo, di controllo, procedurale e di formazione per assicurare il presidio del rischio di frode e il rispetto di tutte le leggi anticorruzione applicabili nei mercati nazionale ed internazionali in cui lo stesso opera. Non possono tuttavia escludersi in via assoluta condotte eticamente non corrette o non perfettamente adempienti da parte di dipendenti o terze parti. Né si può escludere l’avvio di procedimenti da parte di autorità giudiziarie per accertamento di eventuali responsabilità riconducibili al Gruppo, i cui esiti e tempi di esecuzione sono difficilmente determinabili e suscettibili di produrre finanche sospensioni temporanee dai mercati interessati.
Il Gruppo ha definito un modello di conduzione responsabile del business volto a prevenire, identificare e rispondere al rischio di corruzione.
Grazie al proprio modello, Leonardo SpA ha raggiunto il livello più alto del Defence Companies Index on Anti-Corruption and Corporate Transparency (DCI) elaborato da Transparency International, oltre a vedere confermata la propria certificazione ISO 37001, primo standard internazionale sui sistemi di gestione anticorruzione. Leonardo è stata la prima azienda, nella top ten mondiale del settore dell’Aerospazio, Difesa e Sicurezza, ad ottenere tale certificazione. Il modello prevede anche la gestione responsabile della catena di fornitura, attraverso la qualifica, la selezione e la gestione dei fornitori, nonché l’adozione di uno strumento di risk analysis nell’ambito delle attività di due diligence svolte nell’ambito del processo di conferimento degli incarichi a promotori commerciali, consulenti commerciali e lobbisti.
La definizione delle controversie legali può risultare estremamente articolata e completarsi nel lungo periodo.
Il Gruppo è parte in procedimenti giudiziari, civili e amministrativi, per alcuni dei quali ha costituito nel proprio bilancio consolidato appositi fondi rischi e oneri destinati a coprire le potenziali passività che ne potrebbero derivare. Alcuni dei procedimenti in cui il Gruppo è coinvolto - per i quali è previsto un esito negativo improbabile o non quantificabile - non sono compresi nei fondi indicati.
Ulteriori sviluppi di procedimenti giudiziari, a oggi non prevedibili né determinabili, nonché gli impatti reputazionali che ne conseguirebbero, potrebbero avere significativi effetti anche nei rapporti con i clienti.
Il Gruppo monitora regolarmente la situazione dei contenziosi in essere e potenziali, intraprendendo le azioni correttive necessarie e adeguando i propri fondi rischi iscritti su base trimestrale.
Il Gruppo opera in mercati particolarmente complessi e regolamentati, che richiedono la compliance a specifiche normative (es. controllo sulle esportazioni).
Le soluzioni per la Difesa hanno una particolare rilevanza in termini di rispetto di vincoli normativi e, pertanto, la loro esportazione è rigidamente regolamentata e soggetta al preventivo ottenimento di autorizzazioni, in base a specifiche normative nazionali ed estere (ad esempio legge italiana 185/90, normative statunitensi - ITAR ed EAR), oltre che ad adempimenti doganali. Il divieto, la limitazione o l’eventuale revoca (per esempio in caso di embargo, tensioni geopolitiche o l’insorgere di eventi bellici) di autorizzazioni all’esportazione di prodotti della difesa o a duplice uso, così come il mancato rispetto dei regimi doganali vigenti, possono determinare effetti negativi rilevanti sulla attività e sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo. Il mancato rispetto di tali normative potrebbe comportare anche l’impossibilità per il Gruppo di operare in specifici ambiti regolamentati.
Il Gruppo assicura attraverso apposite strutture la puntuale attuazione e gestione degli adempimenti previsti dalle norme di riferimento e di questi ne monitora costantemente l’aggiornamento per consentire il regolare svolgersi delle attività commerciali ed operative, nel rispetto delle previsioni di legge, delle eventuali autorizzazioni e/o limitazioni e della propria Policy di rispetto dei diritti umani. Il Gruppo ha provveduto tempestivamente ai necessari adeguamenti, richiesti dall’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea e sta continuando a seguire l’evoluzione delle norme in materia doganale per un immediato aggiornamento.
Le pandemie possono avere effetti variabili nel tempo ed arrivare a determinare crisi sistemiche.
Il verificarsi di una pandemia può minare la salute delle persone fino al punto da mettere a repentaglio la tenuta dei sistemi sanitari e socioeconomici dei Paesi coinvolti, determinando crisi sistemiche o su larga scala che possono richiedere tempi lunghi per la normalizzazione. La durata e la magnitudo di una pandemia dipendono, tra l’altro, dalla tempestività ed efficacia delle azioni sanitarie messe in atto a livello globale, dalle possibili mutazioni del virus in circolazione e della copertura e decadenza delle immunizzazioni. Un singolo evento epidemico non opportunamente fronteggiato a livello regionale o locale, può trasformarsi rapidamente in pandemia.
Come con il Covid-19, le performance del Gruppo Leonardo possono risentire, oltreché delle flessioni dei settori di riferimento, di ulteriori fattori di rischio, tra i quali: l’andamento dell’economia e dei mercati, le asimmetrie tra domanda e offerta di determinati beni e servizi, le ricadute inflazionistiche, la carenza di determinate competenze professionali, la capacità dei clienti e dei fornitori di rispettare le obbligazioni contrattuali assunte e di intraprenderne di nuove, la revisione, da parte dei clienti, delle strategie di acquisto, anche mediante accorciamenti delle catene di fornitura o attività di insourcing delle prestazioni, le restrizioni derivanti dai provvedimenti a tutela della salute delle persone, con ricadute sull’azione commerciale ed industriale del Gruppo.
Il Gruppo Leonardo garantisce ogni possibile sforzo atto a preservare l’incolumità e la salute delle proprie persone ovunque dislocate, nel pieno rispetto delle norme di riferimento.
Il Gruppo ha al proprio attivo mantiene specifici piani di azione per contenere eventuali impatti di nuove pandemie. Tali piani riguardano fra l’altro: la gestione proattiva della relazione con i clienti, istituzionali e non, grazie ad una presenza geografica diffusa, bilanciata con l’applicazione di strumenti di virtualizzazione dell’azione di promozione e marketing; la riorganizzazione delle linee produttive, unitamente alla remotizzazione di alcune funzioni tecniche e al costante presidio della catena di fornitura aziendale e della strategia di approvvigionamento.
Il Gruppo opera attraverso numerosi impianti e processi industriali che possono esporre a rischi per la salute e sicurezza dei lavoratori e a rischi ambientali.
Le attività del Gruppo sono soggette al rispetto di leggi, norme e regolamenti a tutela della salute e sicurezza per i lavoratori. In particolare, il D.Lgs. 81/08 propone un sistema di gestione della sicurezza e della salute in ambito lavorativo preventivo e permanente, attraverso l'individuazione dei fattori e delle sorgenti di rischio, l’eliminazione o la riduzione del rischio, il monitoraggio continuo delle misure preventive messe in atto, l'elaborazione di una strategia aziendale da realizzare tramite la partecipazione di tutti i soggetti delle comunità di lavoro.
Le attività del Gruppo, inoltre, sono soggette al rispetto di leggi, norme e regolamenti a tutela dell’ambiente e per la gestione energetica, che implicano specifiche autorizzazioni ambientali finalizzate ad assicurare il rispetto di limiti e condizioni per le emissioni in atmosfera, gli scarichi idrici, lo stoccaggio e l’uso di sostanze chimiche o pericolose (es. Regolamento REACH e Direttiva RoHS), e la gestione e lo smaltimento dei rifiuti.
I rischi di salute e sicurezza per i lavoratori sono ispirati al principio di “nessuna tolleranza” (zero tolerance), nel preciso rispetto delle norme in materia, e vengono gestiti mediante mirate analisi del rischio, che tengono conto degli indici di frequenza e gravità degli infortuni e dei relativi obiettivi di miglioramento, specifici piani di attività e formazione, nel quadro di un puntuale sistema di deleghe e poteri per le singole materie rilevanti, volto ad assicurare la prossimità dell’azione rispetto alle linee aziendali. Il Gruppo conferma, inoltre, il proprio impegno nell’estensione della copertura in termini di Sistema per la Salute e la Sicurezza, ad esempio tramite la certificazione ISO 45001. Il Gruppo è altresì impegnato a tutelare, rispetto alle minacce esterne, la incolumità delle proprie persone impiegate nei siti aziendali e nella relazione diretta con i clienti dislocati nel globo.
Il Gruppo si conforma ai progressivi maggiori limiti e restrizioni imposti dalle normative per la tutela dell’ambiente, sia a livello di siti che di processi di produzione, oltre a confermare il proprio impegno nella estensione della copertura del Sistema di Gestione Ambientale, ad esempio tramite la certificazione ISO 14001. Il Gruppo svolge regolarmente assessment ambientali di sito e monitoraggi, e inoltre provvede a specifiche coperture assicurative al fine di mitigare le conseguenze di eventi non prevedibili.
Il cambiamento climatico, la protezione dell’ambiente e la conseguente evoluzione del contesto di riferimento possono richiedere interventi su alcune tipologie di processi e prodotti.
La transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio e a maggiore sostenibilità ambientale può determinare rischi per l’impresa, indotti da possibili accelerazioni nella severità delle politiche ambientali e climatiche, da disarmonie nella normazione dei diversi Paesi con relative asimmetrie competitive tra aziende, dal progresso delle tecnologie di riferimento o dal mutare della fiducia accordata da investitori e finanziatori al business di riferimento. In parallelo, cresce nei bandi di gara dei clienti la rilevanza dei requisiti di sostenibilità del fornitore e della sua supply chain, mentre il consumo di risorse energetiche ed idriche diviene centrale lungo l’intera catena del valore dell’impresa. Ne possono risultare interessati i processi aziendali, in particolare quelli produttivi, così come i prodotti e i servizi offerti al mercato.
L’impatto dei cambiamenti climatici, oltre ad una modifica del contesto ambientale, espone l’Azienda ad una maggiore frequenza degli eventi atmosferici acuti, quali alluvioni, tempeste e vento, così come dei periodi di siccità e degli incendi, che possono mettere a repentaglio i plessi industriali e i prodotti in corso di approntamento.
Il Gruppo persegue una strategia industriale orientata all’ambiente e all’efficientamento continuo dei sistemi e dei processi produttivi per la riduzione dei consumi energetici e delle emissioni in atmosfera e, grazie anche alla partecipazione come partner di eccellenza ai principali programmi europei per la ricerca e l’innovazione, sviluppa soluzioni tecnologiche a ridotto impatto ambientale e funzionali al contrasto del cambiamento climatico.
Il Gruppo attua interventi contro possibili rischi fisici acuti e cronici e dispone di specifiche coperture assicurative al fine di garantire possibili conseguenze derivanti da eventi climatici e naturali disastrosi.
Violazioni della sicurezza informatica possono generare danni al Gruppo, ai suoi clienti e fornitori e rappresentano una minaccia per la sicurezza dei cittadini e delle infrastrutture critiche.
Le aziende sono chiamate a fronteggiare i rischi legati alla resilienza cyber dei propri prodotti e servizi e della propria infrastruttura di information & communication technology, avuto riguardo alla continua evoluzione delle minacce cyber nelle loro molteplici forme (dall’advanced persistent threat alla campagna di phishing), alla sofisticazione delle strategie di attacco nonché all’aumento della superficie esposta derivante, tra l’altro, dalla crescente digitalizzazione dei processi, dei prodotti e dei servizi per i clienti, nonché dalla maggiore diffusione dello smart working. Le criticità del contesto geopolitico, il deterioramento delle relazioni tra Stati o l’instaurarsi di conflitti bellici possono aumentare la portata e la numerosità degli attacchi cyber, rivolti alle istituzioni e alle aziende.
Incidenti ed attacchi informatici, anche nella catena di fornitura, interruzione di attività, fuoriuscita di dati personali e perdita di informazioni, anche di rilevanza strategica, possono compromettere il business e finanche l’immagine dell’azienda, soprattutto nel caso di sottrazioni di dati di terzi custoditi negli archivi del Gruppo.
Il Gruppo gestisce la cyber security attraverso presidi dedicati, attività di formazione su tutta la popolazione aziendale, processi, procedure e tecnologie specifiche per la predizione, la prevenzione, l’individuazione e la gestione delle potenziali minacce e per la risposta alle stesse. Leonardo è in possesso della certificazione ISO 27001 ed è costantemente impegnata nelle attività di gestione e miglioramento volte a mantenere la certificazione stessa.
Leonardo beneficia inoltre di rilevanti esperienze in materia di cyber security, maturate sul mercato mediante la competente divisione di business. Leonardo, oltre al miglioramento continuo delle modalità di gestione delle permission di accesso alle informazioni, prosegue con le azioni per l’estensione ai propri fornitori di metodi e processi per la protezione e il trattamento di dati e informazioni.
Il Gruppo potrebbe incontrare difficoltà nel proteggere la Proprietà Intellettuale.
Il successo e i risultati di Leonardo dipendono anche dalla capacità dell’Azienda di proteggere le innovazioni derivanti dall’attività di R&S tramite la Proprietà Intellettuale. Al riguardo il Gruppo ricorre principalmente a: segreto industriale, brevetti, diritti d'autore. Tuttavia, non si può escludere che un’attività di un dipendente “infedele”, un’azione sleale di un fornitore, un’azione legale ma offensiva di un player terzo possano determinare ripercussioni sulla Proprietà Intellettuale dell’azienda. In contesti altamente tecnologici come quello in cui opera Leonardo, inoltre, cresce il rischio di contraffazione visto l’elevato numero di privative di titolarità di terzi.
Il Gruppo è impegnato nel miglioramento continuo dei processi di tutela della Proprietà Intellettuale, sin dalla fase di approvazione degli investimenti in ricerca e sviluppo, attraverso la definizione ed implementazione di misure idonee alla protezione delle informazioni tecniche e del know-how proprietario. Idonee azioni di monitoraggio e sorveglianza sono condotte per identificare eventuali violazioni di fornitori, partner o concorrenti. Di particolare rilievo la costituzione, crescita e capillarità delle reti interne di IP Correspondent nelle divisioni di business.
Il Gruppo fornisce prodotti, sistemi e servizi ad alta complessità, anche con contratti a lungo termine a prezzo determinato.
Il Gruppo fornisce prodotti, sistemi e servizi particolarmente complessi in ragione del loro avanzato contenuto tecnologico, anche con contratti a lungo termine a prezzo determinato omnicomprensivo. Le condizioni contrattuali generalmente includono livelli sfidanti di requisito e tempi stringenti di esecuzione, il cui mancato rispetto può determinare penali, oltre a responsabilità di prodotto e pretese risarcitorie non pienamente coperte dalle assicurazioni. Inoltre, un incremento non previsto dei costi sostenuti nell’esecuzione del contratto, anche a fronte dell’accadimento di eventi incerti, potrebbe determinare una riduzione della redditività. Rilevano, al riguardo, anche gli effetti delle fasi di mercato caratterizzate da carenza o discontinuità di offerta di servizi e beni (commodity energetiche incluse) necessari per la produzione e la delivery al cliente, fenomeni inflattivi, con conseguenti maggiori tempi e costi di esecuzione a carico dell’azienda. Tali dinamiche - che possono essere determinate, accelerate o acuite dal deteriorarsi dei rapporti istituzionali e commerciali tra stati sovrani o dall’instaurarsi di conflitti bellici - possono incidere anche sulla competitività dell’offerta aziendale per l’acquisizione di ulteriori contratti di lunga durata, nonché di nuovi clienti.
Leonardo, sin dalla fase di offerta commerciale e con cadenza regolare durante l’esecuzione contrattuale, prende in considerazione i principali parametri economici e finanziari dei progetti per valutarne le performance ed effettua la gestione dei rischi nel corso dell’intero ciclo di vita, attraverso l’identificazione, valutazione, mitigazione e monitoraggio dei rischi con definizione e gestione di appropriate contingency, a protezione dei margini economici dei progetti stessi. La gestione dei rischi è supportata da dedicati Risk Manager nei team di progetto. Il Gruppo è impegnato in un percorso finalizzato al miglioramento continuo della propria efficienza industriale e della propria capacità di rispettare le specifiche dei clienti. Con riferimento alle commodity energetiche, il Gruppo persegue con costanza una strategia volta alla ottimizzazione di acquisti e utilizzi delle risorse.
I rischi di esecuzione dei contratti, connessi a responsabilità nei confronti dei clienti o di terzi, dipendono anche dalla catena di fornitura e subfornitura.
Il Gruppo acquista, in proporzioni molto rilevanti rispetto alle sue vendite, servizi e prodotti industriali, materiali e componenti, equipaggiamenti e sottosistemi: quindi, può incorrere in responsabilità verso i propri clienti per rischi operativi, legali o economici imputabili a soggetti terzi, che agiscono in qualità di fornitori o subfornitori. La dipendenza dai fornitori per talune attività aziendali potrebbe comportare difficoltà a mantenere standard di qualità e rispettare le tempistiche di consegna. Il profilo di rischio dei fornitori - in prevalenza piccole e medie imprese -può registrare deterioramenti anche repentini durante le congiunture economiche sfavorevoli, in presenza di tensioni geopolitiche e conflitti e nelle fasi di ripresa convulsa, anche per il presentarsi di shortage e discontinuità nelle disponibilità di beni e servizi, colli di bottiglia e ricadute inflattive sull’economia reale, in primis su materie prime e commodity energetiche. Inoltre, acquisizioni da parte di terzi di fornitori rilevanti per il Gruppo potrebbero modificare le condizioni dei rinnovi contrattuali, con costi o tempi di minore convenienza per l’Azienda.
Leonardo ha intrapreso da alcuni anni il proprio percorso di rafforzamento e valorizzazione della filiera, facendo leva su un rapporto di partnership trasparente e sostenibile con le eccellenze della propria Supply Chain, per dare vita ad un eco-sistema industriale più innovativo, integrato e resiliente. Oltre alle iniziative già in essere o concluse (LEAP, ELITE Leonardo Lounge), l’Azienda ha definito un insieme di principi e regole per l’assessment dei fornitori strategici, specificamente orientato allo sviluppo e alla crescita della Supply Chain in un’ottica di sostenibilità nel lungo-termine (Leonardo Assessment and Development for Sustainability).
Al Gruppo è richiesto di soddisfare obblighi di offset, diretto o indiretto, in determinati Paesi.
Nel settore dell’Aerospazio e della Difesa, alcuni clienti istituzionali internazionali richiedono l’applicazione di forme di compensazione industriale connesse all’affidamento dei contratti con requisiti, talora sfidanti, collegati alle politiche di sviluppo del Paese di riferimento. Pertanto, il Gruppo può assumere obbligazioni di offset che richiedono acquisti o supporto manifatturiero locali, trasferimento di tecnologie e investimenti in iniziative industriali presso il Paese del cliente. L’inadempimento delle obbligazioni di offset può esporre a penalità e, nel caso limite, impedire al Gruppo di partecipare alle procedure di affidamento dei contratti presso i Paesi interessati.
Il Gruppo gestisce i rischi di offset mediante apposite analisi attuate fin dalla fase di offerta nell’ambito dei team di progetto, ove è presente la figura dell’Offset Manager divisionale. Per gli adempimenti di offset, l’eventuale ricorso a terze parti è preceduto dalle attività di due diligence, condotte secondo le best practice internazionali di riferimento.
Leonardo attraverso un’unità organizzativa dedicata a livello centrale provvede all’indirizzo e alla supervisione delle attività di offset.
Disponibilità sul mercato di chip, componenti elettronici, e materie prime critiche.
La produzione di chip e componenti elettronici - di notevole importanza per le applicazioni industriali, in special modo per quelle ad alta tecnologia - è tuttora polarizzata su pochi Paesi, per lo più esterni all’Unione Europea. Tali beni continuano ad essere caratterizzati da lunghi tempi di fornitura come conseguenza, prima, dei picchi di domanda generatisi a partire dai lockdown del Covid-19 e, poi, della convulsa e talora discontinua ripresa post-pandemia, successivamente impattata anche dall’insorgere del conflitto Russo-Ucraino e dalle conseguenti contrapposizioni tra Paesi.
Le materie prime critiche, terre rare incluse, rappresentano un fattore abilitante decisivo tanto le tecnologie di determinati settori produttivi quanto per le iniziative alla base del Green Deal europeo. La maggior parte delle materie prime critiche rilevanti per il settore Aerospazio e Difesa non risulta direttamente reperibile in Europa, quanto piuttosto in altri Paesi principalmente non NATO/UE. Disponibilità e produzione sono talvolta concentrate in un singolo Paese, che può quindi orientare l’equilibrio tra domanda e offerta globale, con ricadute sui prezzi di mercato e/o sulla disponibilità del bene, in particolare in scenari connotati da criticità geopolitiche, dal deteriorarsi dei rapporti istituzionali e commerciali tra stati sovrani o dall’instaurarsi di conflitti bellici.
Leonardo, oltre a monitorare i fabbisogni prospettici delle forniture, partecipa a tavoli di lavoro internazionali come quelli Europei e NATO, volti a far convergere gli interessi sia degli Stati (supportando la definizione di raccomandazioni per i Paesi membri), sia delle aziende e delle filiere coinvolte, per favorire l’individuazione di strategie comuni di mitigazione del rischio. Leonardo è inoltre impegnata in azioni volte a migliorare l’efficienza dell’impiego di risorse (favorendo ad esempio meccanismi di circolarità), già a partire dalle fasi di ricerca tecnologica e di progettazione sostenibile dei prodotti.
Una quota significativa dell’attivo consolidato è riferibile ad attività immateriali, in particolare avviamento.
La recuperabilità dei valori iscritti ad attività immateriali (tra cui l’avviamento e i costi di sviluppo) è legata al realizzarsi dei piani futuri e dei business plan dei prodotti di riferimento che, in particolare nel caso di sviluppi di lunga durata, possono vedere mutare le esigenze dei clienti e il contesto competitivo, considerata anche la velocità dell’innovazione tecnologica.
Il Gruppo attua una politica di monitoraggio e contenimento degli importi capitalizzati tra le attività immateriali, con particolare riferimento ai costi di sviluppo, e monitora costantemente l’andamento delle performance rispetto ai piani previsti, attuando le azioni correttive necessarie qualora si evidenzino trend sfavorevoli. Tali aggiornamenti si riflettono negli impairment test.
L’indebitamento del Gruppo potrebbe condizionare la strategia.
Il livello di indebitamento, oltre ad impattare la redditività per effetto degli oneri finanziari connessi, potrebbe condizionare la strategia del Gruppo, limitandone la flessibilità operativa. Perduranti o nuove strette monetarie da parte delle banche centrali potrebbero rendere più onerosi sia i nuovi finanziamenti sia l’indebitamento corrente a tasso variabile. Potenziali future crisi di liquidità, inoltre, potrebbero limitare la capacità del Gruppo di rimborsare i propri debiti.
Leonardo, nel garantire una struttura solida e bilanciata tra fonti e impieghi aziendali, continua a perseguire la riduzione del proprio indebitamento, attraverso la costante attenzione alla generazione di cassa, che viene impiegata, nella strategia finanziaria disciplinata del Gruppo, a parziale riduzione del debito in essere.
Il merito di credito è legato anche al giudizio emesso dalle società di credit rating.
Alle emissioni obbligazionarie relative al Gruppo è attribuito un credit rating finanziario a medio termine da parte delle agenzie internazionali. Un’eventuale riduzione del merito di credito assegnato al Gruppo, anche come conseguenza successiva al mutato rating del Paese di appartenenza, potrebbe limitare fortemente la possibilità di accesso alle fonti di finanziamento, oltre ad incrementare gli oneri finanziari sostenuti sui prestiti, con conseguenti effetti negativi sulle prospettive di business e sui risultati economico-finanziari. In prospettiva, inoltre, la eleggibilità e la performance in materia di sostenibilità acquisiranno progressiva rilevanza ai fini della determinazione del merito creditizio.
Il Gruppo continua a impegnarsi per ridurre l’indebitamento. Le politiche finanziarie e di selezione degli investimenti e dei contratti seguite nell’ambito del Gruppo prevedono una costante attenzione al mantenimento di una struttura finanziaria equilibrata.
Il Gruppo realizza parte dei propri ricavi in valute diverse da quelle nelle quali sostiene i propri costi esponendosi al rischio di fluttuazioni dei tassi di cambio. Parte dell’attivo consolidato è denominato in USD e GBP.
Il Gruppo registra una quota significativa dei propri ricavi e dei propri costi in valute differenti dall’euro (principalmente in dollari e sterline). Pertanto, eventuali variazioni negative dei tassi di cambio di riferimento potrebbero produrre effetti negativi (rischio transattivo).
Inoltre, il Gruppo ha effettuato significativi investimenti in particolare nel Regno Unito, in Polonia e negli Stati Uniti d’America: ciò potrebbe determinare, in sede di conversione dei bilanci delle partecipate estere, effetti negativi sulla situazione economica, patrimoniale e finanziaria del Gruppo (rischio di traduzione).
Il Gruppo applica in via continuativa una politica di copertura sistematica del rischio transattivo su tutti i contratti in portafoglio utilizzando gli strumenti finanziari disponibili sul mercato.
Inoltre, nelle attività di finanziamento intercompany in valute diverse dall’Euro le singole posizioni sono coperte a livello centrale.
Il Gruppo partecipa come sponsor a fondi pensione a benefici definiti sia nel Regno Unito che in USA, oltre che ad altri piani minori in Europa.
Nei piani pensionistici dei dipendenti che operano principalmente nel Regno Unito e negli Stati Uniti d’America, il Gruppo è obbligato a garantire ai partecipanti un determinato livello di benefici futuri. In tali Paesi i fondi pensione cui partecipa il Gruppo investono le proprie risorse in attività a servizio dei piani pensionistici (titoli azionari, obbligazionari, ecc.) che potrebbero non essere sufficienti a coprire i benefici promessi, soprattutto in presenza di forti variabilità di mercato. Nel caso in cui le attività investite siano inferiori ai benefici promessi in termini di valore, il Gruppo provvede a iscrivere tra le passività un importo pari al relativo deficit con conseguenti effetti negativi sulla propria situazione economica, patrimoniale e finanziaria.
I piani e le strategie di investimento dei fondi pensione sono monitorati costantemente dal Gruppo. Le azioni correttive in caso di deficit sono tempestivamente attuate.