Il Trade Compliance Programme del Gruppo Leonardo: controlli sulle esportazioni, import/export, sanzioni internazionali, monitoraggio delle transazioni con Paesi sensibili e rispetto dei diritti umani

 

Leonardo ha stabilito un programma interno di conformità (Internal Compliance Programme - ICP) - il Trade Compliance Programme – al fine di assicurare la piena osservanza delle leggi applicabili e delle disposizioni stabilite dalle autorità competenti in materia di Trade Compliance.

Il Trade Compliance Programme prevede la tempestiva individuazione e attuazione degli adempimenti previsti nella normativa applicabile a livello nazionale, comunitario e internazionale in materia di esportazione e importazione di beni e/o servizi per la difesa, duali o commerciali, soggetti a requisiti regolamentari, nonché degli obblighi relativi a embarghi, sanzioni o altre restrizioni al commercio.

Nel 2018, Leonardo ha aderito ai principi del Global Compact delle Nazioni Unite e nel 2021 la società è stata confermata Global Compact LEAD. In linea con tali impegni, è stata prevista l’introduzione dello strumento Human Rights Impact Assessment (HRIA), che è un elemento chiave del Trade Compliance Programme di Leonardo e ha lo scopo di definire i principali fattori di rischio con riferimento al tema dei diritti umani e del potenziale impatto delle attività condotte dalla società.

Relazione 2022 alla Camera dei Deputati su esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento.

Nel novero delle normative che regolamentano tali materie, rientrano le seguenti:

Please do NOT delete or modify
Normative / Autorità di riferimento / Regimi di controllo
Materia
Direttiva 43/2009/UE
Trasferimenti all’interno della Comunità di prodotti per la difesa (UE)
Legge n. 185/1990, così come modificata dal D. Lgs. n. 105/2012
Norme sul controllo delle esportazioni (Italia)
Missile Technology Control Regime (MTCR)
Regole e controlli sull’esportazione delle tecnologie missilistiche
Nuclear Suppliers Group (NSG) Guidelines
Regole e controlli sull’esportazione di tecnologie nucleari
Office or Foreign Assets Control (OFAC)
Programmi di sanzioni ed embarghi (USA)
Posizione Comune del Consiglio 2008/944/PESC
Norme comuni per il controllo delle esportazioni di tecnologia e attrezzature militari (UE)
Regolamento (UE) 2021/821 del Parlamento europeo e del Consiglio del 20 maggio 2021
Regime dell’Unione Europea di controllo delle esportazioni, dell’intermediazione, dell’assistenza tecnica, del transito e del trasferimento di prodotti a duplice uso (rifusione)
ST/5470/2020/INIT del Consiglio dell’Unione Europea del 17 febbraio 2020
Elenco comune delle attrezzature militari dell'unione europea adottato dal Consiglio il 17 febbraio 2020
The UK Anti-Bribery Act 2010
Corruzione attiva e passiva, corruzione di funzionari stranieri, corruzione della società
The Wassenaar Arrangement (WA)
Trasferimenti di armi convenzionali e a uso duale (Convenzione)
UK Export Control Act 2002
Regime di controllo delle esportazioni
US Export Administration Regulations (EAR)
Materiali, beni e tecnologie soggetti alla giurisdizione del Dipartimento del Commercio, Bureau of Industry and Security
US Foreign Corrupt Practices Act (FCPA)
Disposizioni sui pagamenti illeciti e funzionari stranieri
US International Traffic in Arms Regulations (ITAR)
Materiali, beni e tecnologie soggetti alla giurisdizione del Dipartimento di Stato, Directorate of Defense Trade Controls
US Department of Justice Criminal Division
Principi per la valutazione dei programmi di compliance aziendale
US Department of Treasury
Principi per la conformità con le regole OFAC
Please do NOT delete or modify

Il Trade Compliance Programme prevede le seguenti principali componenti:

  • Governance
  • Trade Control (esportazione, importazione, transito, intermediazione, riesportazione, trasferimento o uso di prodotti per la Difesa, dual use o determinate tipologie di prodotti civili soggetti a restrizioni)
  • Import/Export
  • Informativa e Reportistica

 

Elementi principali del programma di Trade Compliance

L’analisi del rischio viene avviata e ripetuta periodicamente con riguardo alle transazioni relative alle movimentazioni di materiale d’armamento, beni duali e commerciali, al fine di garantire la mappatura, la misurazione e la mitigazione dei rischi, sulla base delle normative applicabili a livello nazionale e internazionale. Tale analisi tiene conto delle leggi e dei regolamenti in vigore negli ordinamenti in cui Leonardo e le società controllate del Gruppo sono costituite od operano, compresi i Paesi in cui Leonardo conduce attività commerciali. L’analisi di rischio viene aggiornata anche in occasione di particolari eventi che possono esporre ai rischi di Trade Compliance (ad es. fusioni, acquisizioni, sviluppo di nuovi prodotti o servizi). 
È volta a identificare e classificare i beni, i prodotti e i servizi per garantire la conformità con le prescrizioni normative, verificando se esistono limitazioni al commercio di determinati beni/prodotti prima della loro esportazione, riesportazione, trasferimento o ri-trasferimento.
Analisi sui nuovi clienti/end user prima di effettuare una vendita (ad es. tipologia di ente, struttura proprietaria e qualsiasi altro elemento informativo sulla reputazione e l’integrità del cliente). Sulla base dell’analisi di tali informazioni, la società è in grado di determinare se ci sono rischi potenziali (red flags).
Il monitoraggio sulle controparti è volto a effettuare idonee verifiche sui clienti e sulle parti rilevanti in una transazione, inclusi gli utilizzatori finali, al fine di identificare eventuali corrispondenze relativamente alle liste di persone proscritte, colpite da restrizioni o proibizioni al commercio.

Il monitoraggio prevede che le transazioni che coinvolgono, direttamente o indirettamente, un Paese sensibile, siano soggette a notifica preventiva e a reportistica costante. 

La lista dei Paesi sensibili per il Gruppo Leonardo, soggetta a revisione periodica, è attualmente la seguente:


Afghanistan, Angola, Bielorussia, Burma, Burundi, Cambogia, Cuba, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Eritrea, Etiopia, Haiti, Iran, Iraq, Libano, Libia, Mali, Nicaragua, Regno dell'Arabia Saudita, Repubblica Araba di Siria, Repubblica Centro Africana, Repubblica del Congo, Repubblica del Sudan del Sud, Repubblica del Sudan, Repubblica dello Yemen, Repubblica dello Zambia, Repubblica Democratica del Congo, Repubblica Popolare Cinese includendo Hong Kong e Macau, Repubblica Popolare Democratica di Corea (Corea del Nord), Ruanda, Russia, Somalia, Tanzania, Turchia, Ucraina, Uganda, Venezuela, Zimbabwe.
 

Lo strumento HRIA è integrato negli attuali processi di Trade Compliance, in primo luogo nel monitoraggio sulle transazioni politicamente sensibili, al fine di permetterne una migliore efficacia ed effettività. In particolare, tale analisi viene svolta a livello “Paese” e a livello “transazione”.
 
  • Per quanto riguarda le analisi HRIA a livello “Paese”: attraverso la definizione di specifici indicatori di rischio, tale strumento ha lo scopo di individuare i Paesi che, pur in assenza di programmi sanzionatori, sono stati segnalati da organismi nazionali e internazionali (es. UN e UE) per la presenza di violazioni dei diritti umani anche con riferimento a:
     
              i) gravi atti di repressione interna;
              ii) violazioni del diritto umanitario internazionale;
              iii) appartenenza a zone in conflitto
                  nell’ambito del commercio di minerali “3TG”
                  (cosiddetti conflict minerals).
 
In base a tali valutazioni, vengono individuati i Paesi monitorati con riferimento al tema del rispetto dei diritti umani.
 
  • Per quanto riguarda le analisi HRIA a livello di “transazione”: si è previsto l’inserimento di specifici fattori di rischio HRIA nell’analisi delle transazioni. 
Il programma prevede la costante formazione del personale sulle normative Trade Compliance interne ed esterne e il training avanzato per coloro che sono maggiormente coinvolti nei relativi processi.
Il Trade Compliance Programme prevede l’immediata notifica di criticità al responsabile C&DC, che ne informa il Chief Compliance Officer (CCO) unitamente alle relative azioni correttive intraprese.
Vengono svolti assessment periodici per verificare la conformità del Trade Compliance Programme, in accordo a quanto indicato nella Direttiva di Gruppo Trade Compliance.
Leonardo e le società del Gruppo devono conservare la documentazione rilevante, per un minimo di cinque anni o per un periodo più lungo se previsto dalle leggi locali.