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#WeAreLeonardo, tra i sistemi avionici con Mauro

Dalle aule di ingegneria del Politecnico di Torino al coordinamento del team che, nell’area di business Velivoli, si occupa della realizzazione dei sistemi avionici. Mauro Rostagno racconta il percorso che, negli ultimi vent’anni, lo ha visto contribuire a numerosi progetti di ricerca e innovazione tecnologica su tutti i programmi dei velivoli di Leonardo.


Dai test avionici di laboratorio sui sistemi di navigazione di bordo dell’Eurofighter, pochi mesi dopo aver conseguito la laurea in ingegneria elettronica al Politecnico di Torino nel 1997, al ruolo di Head of Avionic Systems dell’area di business Velivoli, unità di Ingegneria composta da 340 tra ingegneri e specialisti interni ai quali va aggiunta un’altra consistente quota che gestisce attività esterne. Mauro Rostagno, 53 anni, piemontese di Pinerolo, in venti anni ha bruciato molte tappe in Leonardo. Sempre con la stessa maglia. Perché – racconta – “qui ho potuto lavorare in un contesto anche internazionale molto stimolante e assumere progressivamente responsabilità interdisciplinari e gestionali su tutti i programmi dei velivoli di Leonardo, in ambito militare e civile, contribuendo a numerosi progetti di ricerca e d’innovazione tecnologica, l’ultimo dei quali il Global Combat Air Programme (GCAP) che l’Italia sta sviluppando assieme al Regno Unito e al Giappone”.

Un’unica volta Mauro si è guardato attorno, ma soltanto per assecondare un’antica passione, “Era il 2001 ed ero da quattro anni in azienda. Decisi di partecipare a una selezione ASI-ESA per diventare astronauta. Passai due prove ma non gli ultimi step. Non ho rimpianti. Lo sliding door della vita mi ha portato a grandi soddisfazioni professionali e personali, raggiunte in un contesto aziendale sempre più sfidante sia per i programmi proprietari, che sulla direttrice di collaborazioni internazionali, in particolar modo sul piano tecnologico”. Forte di un master in System engineering presso l’Università del Missouri conseguito durante l’attività lavorativa e della partecipazione a diversi corsi di project management e leadership organizzati da Leonardo, anche con la collaborazione dell’Università Bocconi, Mauro ha assunto negli anni ruoli sempre più manageriali.

L’unità composta da ingegneri e tecnici sotto la sua responsabilità si occupa di tutte le fasi che precedono (definizione e sviluppo) e seguono (test, integrazione e qualifica) la realizzazione dei sistemi avionici e dei relativi sistemi di supporto a terra su tutti i programmi dei velivoli ad ala fissa di Leonardo: militari (Tornado, Eurofighter Typhoon, C-27J, GCAP), addestratori (MB-339, M346 e M345) e versioni speciali (ATR72/42Maritime Patrol e Anti Submarine Warfare), pilotati e a pilotaggio remoto (Eurodrone, Adjunct), proprietari o sviluppati in un contesto di partnership internazionali. I sistemi avionici e di missione consentono di gestire la navigazione, le comunicazioni, i molteplici sensori di bordo, i display, ecc. e si estendono ai sistemi a terra per la pianificazione e il supporto del volo e della missione, in ambito militare e civile. “La sfida dell’evoluzione di sistemi così complessi – spiega – può oggi essere affrontata solo attraverso l’innovazione e la digitalizzazione applicata sia al sistema avionico che al processo di sviluppo. Ad esempio, non possiamo permetterci di scoprire l’esistenza di significativi problemi di progetto in fasi avanzate di sviluppo: attraverso una copia digitale del sistema, il cosiddetto digital twin, è invece possibile verificare la validità del progetto identificando per tempo eventuali problemi ed apportando le soluzioni necessarie”.

“Così come, anche grazie alle potenzialità dell’intelligenza artificiale, è possibile affrontare il tema dell’autonomia dei velivoli pilotati e non, per gestire la missione in uno scenario molto complesso. In quest’ultimo caso, oltre agli strumenti importanti di cui ci avvaliamo, come l’HPC davinci-1 e i Leonardo Labs – precisa Mauro – è stato  fondamentale l’innesto di giovani con formazione STEM che nel nostro Avionic Innovation Lab hanno la possibilità di mettere in pratica ciò che hanno studiato sull’AI adeguatamente guidati ed affiancati da specialisti senior: si tratta di un efficace mix tra la seniority dell’esperienza ingegneristica e la vitalità e freschezza dei giovani che ci sta dando grandi soddisfazioni”.

Se gli si chiede quali siano le prospettive di un neolaureato in materie STEM, Mauro non ha dubbi: “Rispetto a quando entrai io in azienda le prospettive sono oggi senz’altro maggiori, a livello formativo e di crescita professionale. Per crescere è però importante essere animati da grande curiosità e passione”. Le stesse che Mauro cercherà di trasmettere ai compagni di classe undicenni del maggiore dei suoi due figli, nel corso di una lezione che terrà su invito della professoressa di matematica. “Parlerò di aerei, e racconterò ai ragazzi quanto sia bello e coinvolgente lavorare in un’azienda come Leonardo”. Chissà, forse proprio come fare l’astronauta.