L’iniziativa “We are Leonardo” nasce con l’obiettivo di raccontare un grande gruppo industriale attraverso i volti e le voci di chi contribuisce con passione e competenza alla crescita e all’evoluzione tecnologica non solo dell’azienda, ma della più ampia comunità globale.
Oltre 50.000 persone, distribuite nelle 106 sedi del gruppo sparse nel mondo, verranno simbolicamente rappresentate da “ambasciatori” che, attraverso il racconto della loro esperienza, faranno da guida in un itinerario di scoperta delle professioni, delle competenze e degli stabilimenti di Leonardo.
Antonio Liotti, Chief People & Organization Officer di Leonardo ha così spiegato l’iniziativa: “Noi siamo sicuri che nessuno meglio di chi quotidianamente vive i nostri stabilimenti nella nostra realtà è in grado di far percepire e comprendere all'esterno quanto possa essere affascinante e interessante accogliere la sfida professionale di far parte di un'azienda così articolata e complessa e che opera in molte aree di business, ma che soprattutto ha un la vocazione e l'ambizione di contribuire al progresso tecnologico e digitale del Paese e di tutte le comunità in cui opera.”
D’importanza basilare per lo sviluppo delle professionalità e il recruiting di talenti, la creazione e il mantenimento di un ecosistema dell’innovazione sempre più aperto in cui imprese, università e centri di ricerca condividano progetti e programmi di ricerca. Un modello che Leonardo sta seguendo con diverse iniziative, come i Leonardo Lab e la Business Innovation Factory.
Per Liotti “raccontare percorsi professionali di successo in un'azienda come la nostra significa aiutarci a veicolare Leonardo come un employer of choice, come un'azienda elettiva di impiego per giovani che abbiano voglia di cimentarsi in un mondo così affascinante e complesso. L'impegno di Leonardo per le competenze è un impegno che viviamo quotidianamente e che ci ha portato a lanciare una serie di iniziative, proponendoci ponendoci come partner, sistema educativo; quindi, collaborando con le università e con gli ITS (ndr: Istituto Tecnico Superiore), affinché i programmi didattici tengano conto delle esigenze delle aziende.”