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Alla scoperta dell'AW249, il nuovo elicottero per operare negli scenari multi-dominio del futuro

Due prototipi in volo e due nella fase di completamento dell’assemblaggio finale: l’AW249 nasce per operare negli scenari multi-dominio e nei contesti operativi del futuro, rispondendo alla crescente necessità di collaborare con altre piattaforme. Il nuovo elicottero è stato realizzato grazie a un processo "agile" - che ha consentito di apportare miglioramenti e innovazioni tecnologiche direttamente nella fase di sviluppo - ed è il frutto di una stretta sinergia tra il Ministero della Difesa italiano e Leonardo.

La rapidità delle evoluzioni tecnologiche e il mutamento degli scenari, con la combinazione sempre più frequente di minacce convenzionali, asimmetriche e ibride, rendono necessaria la capacità di integrare le informazioni provenienti da tutti i domini (terra, mare, cielo, Spazio, cyber). In questo contesto nasce l’elicottero AW249, pensato per essere impiegato in operazioni dalla complessità elevata.  Denominato FENICE dall’Esercito Italiano, si caratterizza per un processo di sviluppo “agile”, che ha reso possibile un aggiornamento continuo nelle diverse fasi di realizzazione.
 

Il suo sviluppo è frutto di una sinergia e di un confronto costante tra il Ministero della Difesa italiano e Leonardo, che ha consentito di definire le soluzioni tecniche a partire da esigenze operative reali, quali minacce ibride e non convenzionali. Decisiva, in tal senso, è stata la collaborazione tra i piloti degli AW129 dell’Aviazione dell’Esercito (AVES) e dei test pilot di Leonardo.

Sviluppo e caratteristiche by-design

In una prima fase, lo sviluppo dell’elicottero ha beneficiato di un mock-up in scala 1:1, per valutare l’accessibilità, gli spazi e la posizione dei pannelli di controllo EDCU (Enhanced Display Control Unit) e del LAD (Large Area Display) nel cockpit dell’elicottero.

Large Area Display (LAD)

Display a colori multifunzione, unico e di ampia superficie, con capacità touch-screen per accedere a funzioni e controlli 

EDCU (Enhanced Display Control Unit)

Display per la gestione delle principali funzioni di volo 

È stato poi utilizzato il Mission Task Simulator (MTS) – simulatore di missione, per ottimizzare la Human Machine Interface (HMI) – l’interfaccia che consente l’interazione tra l’operatore e la macchina – e minimizzare il carico di lavoro dell’equipaggio, grazie a un sistema di monitoraggio dello stress nella simulazione delle missioni in diversi contesti operativi.

L’AW249 è pensato per operare in scenari complessi e congestionati, in ambienti sempre più interconnessi dal punto di vista dell’informazione e della comunicazione, e caratterizzati da un alto profilo di minaccia (cinetica, cyber e cognitiva). Scenari – cosiddetti peer o near peer, in cui la minaccia è rappresentata da un livello di organizzazione e capacità comparabile – in cui sono presenti aree geografiche strategiche di difficile accesso, le cosiddette bolle A2/AD (Anti Access/Area Denial)

Da questo tipo di esigenze deriva la necessità del FENICE di essere impiegato secondo la logica e il concetto delle operazioni multi-dominio. In quest’ottica, l’elicottero è stato dotato by-design di una serie di capacità “native”, presenti sulle macchine che saranno consegnate all’Esercito Italiano a partire dal 2027.

Capacità e potenza di calcolo

Capacità e potenza di calcolo

Correlazione dei dati per estrapolarne valore e ottenere risposte sempre più accurate

Connettività e interconnessione complete

Connettività e interconnessione complete

Gestione di dati in entrata e in uscita e possibilità di scambiare materiali con piattaforme aeree e di superficie (terra, mare)

MUM-T (Manned UnManned-Teaming) fino a un livello di interoperabilità LOI 4

MUM-T (Manned UnManned-Teaming) fino a un livello di interoperabilità LOI 4

Controllo di rotta, posizione e carico utile del drone gregario (velivolo senza pilota)

Grande potenzialità di aggiornamento tecnologico

Grande potenzialità di aggiornamento tecnologico

Precisione nell’acquisizione di target

Precisione nell’acquisizione di target

Resilienza agli attacchi Cyber

Resilienza agli attacchi Cyber

Le caratteristiche e il cuore avionico

Rispetto all’AW129, l’elicottero è caratterizzato da raggio d’azione e velocità superiori, maggiore persistenza in area operativa, oltre che da elevata reattività, manovrabilità e maneggevolezza in ogni condizione. Che cosa significa, nel concreto? Ad esempio, avere la possibilità di nascondersi dietro a ostacoli o file di alberi, effettuare rapidamente manovre evasive e allontanarsi sfruttando le pieghe del terreno. O, ancora, di operare agevolmente avendo maggiore consapevolezza delle condizioni ambientali, grazie ai sensori e ai sistemi anticollisione, in condizioni di quota elevata e ad alte temperature ambientali.

Flight Control System (FCS)

Tecnologia e sistemi responsabili del controllo del volo di un velivolo. Garantiscono la stabilità, la manovrabilità e la sicurezza, consentendo ai piloti di avere un controllo preciso sui suoi movimenti.

Il cuore del sistema è un Battlefield Management System (BMS) – software che integra l'acquisizione e l'elaborazione delle informazioni, per migliorare il comando e il controllo di un'unità militare – di nuova generazione, in grado di gestire, elaborare e fondere un'enorme quantità di dati e trasmetterli all’equipaggio in maniera friendly e intuitiva, attraverso un cockpit moderno dotato di LAD o sull’Integrated Helmet Display System (IHDS), ovvero su un sistema di presentazione dei dati e delle informazioni direttamente sul casco del pilota.

Integrated Helmet Display System (IHDS)

Elemento centrale per l’AW249, l’IHDS è un casco dotato del sensore Low Light Level TV, che garantisce la proiezione di immagini e simbologia direttamente sulla visiera, con una nitidezza delle immagini elevata anche in assenza di luminosità notturna.

Il casco è in grado di operare in condizioni Degraded Visual Environment (DVE), in presenza di limitazioni della visibilità dovuta a polvere o sabbia (brown out), alla neve (white out), a pioggia o nuvole. In che modo? Attraverso una ricostruzione tridimensionale dell’ambiente circostante, sulla base dei dati raccolti da tutti i sensori.

L’immagine 3D del terreno proiettata nella visiera consente a pilota e copilota, muovendo la testa, di vedere anche in assenza di visuale o con condizioni degradate, potendo così operare, atterrare in sicurezza ed evitare eventuali ostacoli.

Il modello del BMS consente di alleggerire il carico di lavoro di pilota e copilota – le cui postazioni sono identiche e intercambiabili – e di accelerare il processo decisionale, elemento sempre più essenziale in contesti multi-dominio. Attraverso il LAD o la EDCU, è possibile assumere il controllo dei velivoli senza pilota (Uncrewed Aerial Vehicle - UAV), dirigerli in maniera semplice nella zona di interesse e gestire i loro sensori elettro-ottici per l’acquisizione di immagini e video. Tramite i due pannelli è possibile, inoltre, controllare e gestire i parametri di volo, di missione e di status della macchina.

 

L’impatto dell’intelligenza artificiale

L’AW249 è dotato di una serie di apparati e sensori – tecnologia LIDAR, sensore IR e radar a microonde – che ne garantiscono un’eccellente situational awareness, ovvero la consapevolezza della condizione operativa, fondamentale per operare a bassa quota ed eludere la minaccia.

LIDAR (Light Detection and Ranging)

Tecnologia di rilevamento a distanza che utilizza raggi laser per misurare in tempo reale distanze e movimenti precisi in un ambiente

Sensore IR

Tecnologia di rilevamento a infrarossi

Radar a microonde

Radar che sfrutta microonde per il rilevamento di ostacoli o oggetti con elevata precisione

Questi strumenti consentono di scansionare e ricostruire il terreno e le immagini degli ostacoli (ad esempio pali o cavi elettrici), oltre che di volare in condizioni di scarsa visibilità. All'occorrenza, il radar a microonde può essere utilizzato per rilevare droni. Grazie alla cosiddetta “sensor fusion” – combinazione dei dati provenienti da sensori o fonti diverse, per una maggiore accuratezza delle informazioni – e a un database digitale, l’elicottero possiede l’esatta consapevolezza dell’ambiente circostante e può muoversi agilmente tra gli ostacoli.

L’AW249 dispone di sistemi predittivi in grado di ottimizzare le attività di manutenzione, con l’obiettivo di ridurre i tempi e il peso logistico dei fermi tecnici. Grazie all’introduzione dell’intelligenza artificiale, sarà possibile passare a una manutenzione di tipo prescrittivo, valutando molteplici opzioni sulla base di simulazioni. Ad esempio, nel caso di componenti usurate, la manutenzione prescrittiva consentirà di calcolare i diversi possibili guasti conseguenti o il mantenimento dello stato di efficienza, sulla base di specifici parametri e condizioni.

Combinandosi con le capacità di calcolo e memoria del velivolo, l’AI consentirà poi di calcolare, correlare e aggiornare in tempo reale parametri quali altezza, velocità e presenza di ostacoli, garantendo così all’elicottero la possibilità di identificare le rotte più sicure da seguire.

In quest’ottica, l’integrazione con il drone riveste un’importanza strategica, in quanto quest'ultimo, grazie alla sua posizione avanzata, è in grado di estendere la capacità di intelligence dell'elicottero.  Questo consente alle formazioni composte da AW249 e relativi gregari non pilotati di ottimizzare e rendere più efficaci le operazioni.