E' partito il nuovo bando che tra contratti di ricerca nei Labs e borse di dottorato industriale attivate con le università permetterà a Leonardo di contare su un nuovo bacino di competenze per lo studio delle tecnologie di frontiera e breakthrough. Avviata la nuova selezione di ricercatori dei Leonardo Labs, la rete di incubatori dedicati alla ricerca e allo sviluppo con ulteriori 53 posizioni aperte che si aggiungono alle 77 coperte nel 2021, per un totale di 130 ricercatori nel 2022, un incremento significativo che conferma il trend previsto per il triennio 2021-2023.
“Stiamo impostando il futuro dell'azienda su base sempre più digitale: dai big data, all'high-power computing, all'intelligenza artificiale, per guardare avanti a quantum computing e quantum communication", ha dichiarato recentemente al Sole 24 ore Franco Ongaro, Chief Technology & Innovation Officer di Leonardo. "Si sta cercando di creare un link tra le aree di business del gruppo e questa spinta tecnologica - ha aggiunto Ongaro - e dobbiamo dotarci di una capacità che non si fermi solo alla crescita interna. Non puoi essere credibile se i tuoi laboratori non producono conoscenza nuova che si possa confrontare col resto del mondo. Devi quindi pubblicare ed essere in grado di dimostrare che le risorse che hai stanno facendo ricerca. Perciò abbiamo fatto questo bando per i nuovi 53 ricercatori, che per noi sono linfa vitale. Si aggiungono ai 77 che già abbiamo e vogliamo portare il loro numero a 200 alla fine dell'anno prossimo. Intendiamo raggiungere quella massa critica di capacità di ricerca che ci permetta di diventare credibili in aree dove la competizione non è la nostra consueta ma è quella di istituti di ricerca ben più famosi. Sappiamo già che dovremo avere l'intelligenza artificiale su tutte le nostre piattaforme e dobbiamo capire come renderla interpretabile e, soprattutto, certificabile”.